Quando entriamo in casa, cosa siamo soliti fare con le nostre calzature? Le teniamo o le sostituiamo? Ecco quali sono le conseguenze.
Il verdetto giunge da un gruppo di scienziati australiani e statunitensi, dell’Environmental Protection Authority dello Stato di Victoria in Australia e dell’Indiana University negli USA, ed è lapidario: “Disgustosa!”. Così è stata definita “scientificamente” l’abitudine di mantenere in casa le calzature utilizzate per passeggiare fuori dalla nostra abitazione, come ad esempio per strada, al parco oppure in ufficio.
Il gruppo di studio, guidato dai chimici ambientali Mark Patrick e Gabriel Filippelli, negli ultimi dieci anni circa ha condotto ricerche sulle sostanze inquinanti presenti in casa, raccogliendo campioni dei residui presenti negli aspira polveri domestici e coinvolgendo gli occupanti delle abitazioni che hanno preso parte alla ricerca per comprenderne abitudini e stili di vita. Ed i risultati sono a dir poco sorprendenti.
I risultati delle ricerche ed il pericolo di mantenere cattive abitudini
Le quantità di sostanze e di agenti inquinanti che introduciamo in casa, infatti, in particolare attraverso le nostre calzature, sono particolarmente ingenti, con ogni probabilità assai più di quante comunemente si ritenga possibile. E non riguardano soltanto polveri, resti organici di foglie ed erba o batteri fecali, ma anche agenti pericolosi e nocivi.
I patogeni rintracciati e poi analizzati dai ricercatori sono risultati resistenti agli antibiotici, come lo Stafilococco Aureo ed il Clostridio Difficile, tossine cancerogene provenienti dall’asfalto e sostanze che possono interferire con il sistema endocrino umano, dette “distruttori endocrini”, provenienti in prevalenza da prodotti chimici utilizzati per la cura dei giardini.
E non solo: tra i rilevamenti sono emersi anche metalli come l’arsenico, il cadmio ed il piombo, potenzialmente tossici, nonché in sostanze radioattive, micro plastiche ed acidi perfluoroacrilici, comunemente denominati PFAS, responsabili dell’origine ed insorgenza di numerose patologie anche gravi. In particolare, queste sostanze sono state riscontrate tra gli occupanti impiegati in professioni di tipo industriale, come fabbriche metalmeccaniche, aziende tessili ed aziende specializzate in produzione di vernici e materiale chimico.
Il tutto sotto la suola delle nostre scarpe e dei nostri stivali, stivaletti e sandali. Ed il fenomeno non ha confine: perché le ricerche sono state condotte in abitazioni sparse in ben 35 Paesi e le differenze rilevate sono pressoché trascurabili. Per questi motivi, dunque, adottare l’abitudine di svestire le calzature all’ingresso di casa risulta particolarmente importante, meglio ancora se a seguito di attento strofinamento all’esterno dell’abitazione prima ancora di accedervi.