La tua casa può non valere più niente: la temuta Case Green è stata approvata | Mazzata insostenibile

Gli italiani devono essere consapevoli che la propria casa potrebbe non valere più nulla. La direttiva Case Green è un incubo.

Il patrimonio immobiliare dei cittadini è in forte pericolo. L’Unione Europea pretende che le famiglie spendano 50 mila euro per evitare che la casa valga zero euro. Quasi tutte la case italiane non hanno i requisiti previsti dalla direttiva Casa Green dell’Unione Europea.

La classe E è un lontano miraggio per circa il 70% degli immobili. Significa che se non si spenderanno minimo 50 mila euro per riqualificare l’abitazione questa a breve non varrà nulla. Non si potrà né affittare né vendere togliendo il patrimonio immobiliare agli italiani. Esclusi dei nuovi obblighi solo gli edifici storici e di grande valore artistico.

O casa green o un immobile che vale zero, gli italiani non hanno scelta

Tutti i proprietari di case “normali” dovranno effettuare importanti lavori di ristrutturazione o rischiano di ritrovarsi con nulla in mano. I traguardi da raggiungere sono la classe E di efficienza energetica entro il 2030 e la classe D entro il 2033.  Nel 2050, poi, ogni immobile dovrà avere un impatto ambientale minimo.

Come accennato, in Italia il 70% delle case dovrà essere ristrutturato entro sette anni per non valere zero. Un periodo di tempo molto breve per un’impresa così grande. Ricordiamo che sono esonerati dall’obbligo solo i proprietari di case più piccole di 50 metri quadri e le seconde case abitate per pochi giorni all’anno oltre agli edifici storici e di grande valore artistico.

Cosa vuole l'UE con le case green
La direttiva Case Green – Designmag.it

Quali le conseguenze non adeguandosi alla normativa green? La casa di proprietà non potrà essere affittata né venduta. Un vero e proprio incubo non solo per i proprietari ma anche per le agenzie immobiliari che potrebbero fallire o dover vendere case a un euro. La direttiva Casa Green dell’UE, dunque, non prevede sanzioni per chi non si adegua alle novità (anche se lascia liberi i Governi di introdurre multe a discrezione) ma spinge comunque verso un baratro molto profondo.

Ventuno milioni di case da ristrutturare entro il 2030 (12,6 milioni di immobili sono attualmente di classe G e 8,9 milioni di classe F) per raggiungere la classe E e poi altri tre anni per la classe D. Tempi record sperando che il Governo Meloni non preveda sanzioni per chi non si adegua ossia chi vorrà rimanere ad abitare nella propria casa non green per tutta la vita. L’UE potrebbe ancora cambiare la direttiva ma gli italiani temono che nessun aiuto sarà loro concesso.

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