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Pulizia casa

La pulizia non basta: quali oggetti in casa devono essere disinfettati (o eliminati)

La pulizia di base potrebbe non essere sufficiente per igienizzare al meglio alcuni oggetti di uso comune in casa: per questi sarà necessario disinfettare o sostituirli. 

Mantenere una casa pulita richiede un grande impegno quotidiano. Sono tante le accortezze da tenere a mente, partendo dai prodotti utilizzati fino ai giusti trucchi per sbarazzarsi dello sporco. Delle importanti regole che fanno la differenza in quanto a igiene, poiché seguire i metodi adeguati consentirà di sbarazzarsi di germi e batteri che minacciano di accumularsi in ogni angolo e superficie.

Non sono soltanto pavimenti, mobili e ripiani tuttavia, a dover essere costantemente tenuti sotto controllo. Tra le mura domestiche sono tantissimi gli oggetti di uso comune che tendono a raccogliere residui e sporcizia, trasformandosi in un pericolo anche per la salute.

Una pulizia basilare, in alcuni casi, potrebbe non essere sufficiente. Si parla quindi di particolari elementi che hanno bisogno di un’igiene ancora più approfondita e che richiedono dunque, una vera e propria disinfezione. Nei casi peggiori, neppure questa basterà ed è bene capire quando è giunto il momento di rinunciare agli inutili tentativi di pulizia, ma piuttosto sostituire l’oggetto in questione.

Come capire quando la pulizia non è sufficiente: gli oggetti da controllare

Tutti gli articoli che ogni giorno vengono utilizzati in casa, per un motivo o per un altro, finiscono per accumulare un’enorme quantità di sporco. La difficoltà maggiore talvolta, è proprio rendersene conto. L’invisibilità di batteri e germi che si depositano e prolificano su di essi, rende complesso identificarli e porta così, a pensare che una semplice pulizia possa bastare.

Come capire quando la pulizia non è sufficiente: gli oggetti da controllare – designmag.it

Analizzando più a fondo però, si può scoprire che alcuni oggetti più di altri necessiteranno di essere disinfettati. É il caso, ad esempio, di maniglie e pomelli. Basta pensare a quella del frigorifero, che viene usata moltissime volte durante la giornata e spesso anche con le mani sporche di cibo. Lo stesso si può dire per quelle delle porte, in particolar modo considerando l’ingresso o il bagno, dove vivono i “microbi lenti”. L’ideale sarebbe disinfettarle minimo due volte al giorno, ma tenere a portata di mano un buon disinfettante da spruzzare all’occorrenza sarà un’ottima idea.

Altrettanto importante sarà disinfettare anche i pulsanti degli elettrodomestici, le tastiere e gli schermi dei dispositivi touch. Anche questi subiscono il continuo contatto con le mani e possono perciò, diventare portatori di batteri, principalmente nella stagione invernale delle influenze e dei virus. É consigliabile inoltre, pulire con un disinfettante anche le superfici che entrano a contatto con il cibo. Un’attenzione in più dunque, deve essere riservata al lavaggio dei piani della cucina e del lavabo.

Ma in quali casi un oggetto non merita neppure una seconda chance? La disinfezione non sarà sufficiente nel caso di scope e scopini per WC. Dopo un periodo limitato di tempo dai 6 mesi ad un anno, questi andranno direttamente buttati e sostituiti. Lo stesso accade con la spugna da cucina, che secondo molti studi è l’oggetto più sporco della casa. Non appena darà segni di consumo dunque, la scelta migliore per non ritrovarsi con una bomba di germi in mano è gettarla nella spazzatura e prenderne una nuova.

Mary Ingrosso

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