[galleria id=”5145″] Anche nel 2012 si parlerà un po’ d’Italia alla notte degli Oscar: nominate per la statuetta sono infatti le scenografie di ‘Hugo Cabret’ di Martin Scorsese, curate dalla coppia maceratese Dante Ferretti e dalla moglie, Francesca Lo Schiavo, l’uno come production design, l’altra per la set decoration.
I due scenografi, che per le scenografie di Hugo Cabret si sono già aggiudicati il premio Bafta 2012, hanno già vinto due volte il premio Oscar: nel 2005 per ‘The Aviator’ di Martin Scorsese e nel 2008 per il film di Tim Burton ‘Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street’.
Per Dante Ferretti si tratta della decima nomination all’Oscar; questa volta con un film speciale, in cui Scorsese gira in 3D una storia che rende omaggio alle origini del cinema: l’adattamento del romanzo per ragazzi ‘La straordinaria invenzione di Hugo Cabret’ di Brian Selznick racconta, attraverso una storia per bambini, il potere dell’immaginazione e la forza della visione.
Tra Fellini, Pasolini e Scorsese, da Cinecittà a Hollywood, tutta la storia di Ferretti risiede nel ritratto che lo stesso Dante consegna in prima persona a Gianfranco Giagni, guidando la macchina da presa nei luoghi ai quali è più legato: dall’infanzia a Macerata agli inizi della carriera, fino a Roma e a Cinecittà portando il Made in Italy fino agli States.
Fotografie, documentari, making of, interviste e backstage ricostruiscono nel documentario Dante Ferretti: scenografo italiano, non solo la carriera ma la storia personale e privata dell’artista designer.
‘Chi vuol fare cinema» racconta Ferretti «si identifica con l’attore, io invece volevo lavorare dietro la macchina da presa: quando ho sentito la parola scenografo è stata una folgorazione‘ ha dichiarato.