Un’indagine a tutto campo sul design, sull’architettura e sull’arte, senza mai smettere di essere curiosi, alla ricerca costante di piccoli e grandi saperi.
“Ma non si può fare in un altro modo?” chiedeva sempre Bruno Munari e la risposta è “sì, le cose possono sempre offrire unaltro punto di vista e si può sempre immaginare il contrario” spiega Beppe Finessi, introducendo i contenuti di questo numero.
Continua così l’avventura di questo progetto editoriale indipendente, che non parla di Foscarini ma si fa portavoce dei valori e delle ambizioni proprie del suo DNA. La collezione Foscarini è presente solo in apertura e chiusura di numero, interpretata ogni volta da un fotografo diverso, come augurio di buona lettura.
Restano le rubriche incontrate nei primi due numeri, come ad esempio, “Nuovi Maestri”, con una lunga intervista a Paolo Ulian.