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Jacopo Foggini fra arte e design con alchimia e colore

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La “sorte” lo avrebbe voluto come il successore dell’azienda di famiglia, che tratta catarifrangenti derivanti dal metacrilato.
Ma lo spirito di un inventore nato, come quello di Jacopo Foggini, ha puntato lo sguardo diritto verso l’origine e la povertà di questo materiale, di per sè privo di significato, ma che ha avuto il merito di far spiccare un alchimista, emerso a sorpresa, eludendolo da un ruolo e da un percorso troppo aziendale per i suoi gusti.

E’ cosi che Jacopo Foggini, non ha potuto far altro che seguire un vero e proprio richiamo a dir poco personale, liberando il suo immaginario, ispirato anche ad un universo che contempla i fondali marini, la vegetazione ed un mondo fatato.
 
Applicatosi con concretezza ed inventiva, ma non privo di magia Jacopo è riuscito cosi a trasformare il business di famiglia in una passione al confine fra arte e design, desideroso di far sognare e di regalare attimi di colorata felicità agli occhi di coloro che attraversano la trasparenza di questo materiale povero, ma la cui metamorfosi, viene plasmata dalle abili mani di un immaginatore che pensa, crea pezzo per pezzo in un work in progress privo di timori e con l’aiuto del suo preziosissimo alleato: un macchinario coniato da Jacopo stesso, in grado di fondere a duecento gradi centigradi una materia plastica dozzinale dalla quale nasceranno, anno dopo anno, nuove proposte luminose, nuovi significati e nuove suggestioni.
 
L’evoluzione della materia che si fa docile e muta sotto la direzione delle mani di Jacopo Foggini, riuscendo a fonderla in alchimie dagli abbinamenti coloratissimi, facendo scorrere sugli strumenti roventi, grandi filamenti, modellati a sinuose ed ondeggianti serpentine che si renderanno luminose, consegnandosi come presenze evocative, emozionanti e sorprendenti oltre che bellissime.
 
Un percorso inaspettato e che certamente ha spiazzato le prerogative originarie, ma del quale ne saranno stati testimoni musei, gallerie ed eventi internazionali.
 
L’esordio nel 1997 lo vede protagonista nello spazio di Romeo Gigli con l’esposizione di bozzoli colorati e luminosi.
Bozzoli che muteranno in dischi i cui filamenti sono un elegante abbinamento di tonalità per poi proseguire verso i suoi famosissimi candelieri “over size”, presenti in vari hotel rinomati e nei negozi Pomellato di tutto il mondo.
 
Ha dato spazio anche alla sperimentazione creando vere e proprie installazioni presentate nei vari Salone del Mobile di Milano ma anche in ben 60 gallerie e spazi espositivi di tutto il mondo: tra cui la Triennale Design Museum, Il Carrousel du Louvre, Il Centre Geroge Pompidou, Il Royal College of Art e molti altri luoghi di grande prestigio.
 
Non mancano le mostre personali, anch’esse in varie sedi “world wide”.
Per la prima volta offre la sua collaborazione con la nota azienda di design Edra, in qualità di designer e per la quale quest’anno ha presentato la poltrona Alice.
 
E non ultimo il suo spazio, un vero e proprio universo che sprigiona un’onirica e prestigiosa proposta di pezzi, ognuno dei quali racchiude un universo, illustrando il percorso di questo artista designer, le cui radici aziendali lo hanno trasportato su orizzonti sconfinati contagiando chiunque lo incontri.

Alessandra Alessi Remedi

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Alessandra Alessi Remedi