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Iva agevolata e sacchi di pellet a prezzi più bassi: quali sono le prospettive in questo inverno 2024-2025

Inverno 2024-2025: l’iva agevolata potrebbe svelare prezzi del pellet più bassi del previsto—sarà davvero così?

Negli ultimi anni, il prezzo del pellet ha visto un notevole aumento, mettendo a dura prova chi possiede una stufa alimentata con questo combustibile. Con l’inverno ormai alle porte, torna a farsi sentire il bisogno di riscaldamento domestico a prezzi accessibili, ed è proprio in questo contesto che la possibilità di ridurre l’IVA sul pellet ha ripreso vigore.

Il Consiglio della Valle d’Aosta, ad esempio, ha recentemente approvato una mozione per riportare l’aliquota IVA al 10%, una richiesta volta a incentivare la riduzione dei prezzi e rendere più accessibile il riscaldamento domestico con pellet. Attualmente, l’IVA sul pellet è al 22% da marzo 2023, un aumento che ha generato diverse preoccupazioni tra i consumatori.

Con la nuova proposta di legge presentata dalla senatrice Nicoletta Spelgatti, si spera di ottenere a livello nazionale una diminuzione dell’aliquota, così da rendere meno oneroso il riscaldamento per le famiglie italiane. La Valle d’Aosta si è già mobilitata per coinvolgere i propri rappresentanti parlamentari e spingere per l’approvazione di questo provvedimento, giudicato urgente in vista della stagione invernale.

Il prezzo del pellet in discesa: come l’iva agevolata può aiutare le famiglie nel 2024-2025

Il rincaro del pellet non riguarda solo l’Italia, ma coinvolge diversi paesi europei, con incrementi legati sia all’aumento della domanda sia alle ripercussioni internazionali, come il conflitto tra Russia e Ucraina. La disponibilità limitata di materie prime ha fatto schizzare i prezzi, ma in Italia, fortunatamente, la tendenza per il 2024 sembra indicare un lieve calo rispetto ai picchi raggiunti negli ultimi due anni.

L’iva agevolata abbassa i prezzi del pellet per un risparmio invernale – designmag.it

Ad ottobre 2024, infatti, il prezzo medio di un sacchetto di pellet oscillava tra i 5 e i 5,50 euro, una cifra più accessibile rispetto al recente passato. Questa diminuzione porta buone notizie per chi utilizza le stufe a pellet, poiché il costo complessivo del riscaldamento è generalmente inferiore rispetto a quello del metano, con un risparmio stimato di circa il 40%. Se la proposta di legge dovesse essere approvata, abbassando l’aliquota IVA al 10%, il pellet diventerebbe ancora più conveniente, consentendo alle famiglie di risparmiare ulteriormente sulle spese per il riscaldamento.

Con l’approssimarsi della stagione termica 2024/2025, l’accensione dei riscaldamenti seguirà il consueto calendario a fasce climatiche. Le prime regioni italiane a partire con il riscaldamento il 15 ottobre sono quelle della Zona E, che comprende, tra le altre, province come Aosta, Milano, Torino e Verona. L’inverno sta arrivando e, con la prospettiva di un’IVA agevolata, c’è speranza che le spese per riscaldare le abitazioni diventino più gestibili, aiutando molte famiglie a trascorrere i mesi freddi senza eccessivi costi aggiuntivi.

Viviana Orru

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Viviana Orru