Se sei in famiglia e hai dei figli, per te potrebbero arrivare degli aiuti molto consistenti. Ecco in cosa consistono
Non è un momento facile, per le famiglie italiane. La situazione economica è infatti piuttosto traballante e i continui rincari, soprattutto sulle materie prime, causano un impoverimento generale, sostenuto da entrate economiche sempre uguali a sé stesse. Ecco però quali sono i modi con cui il governo cerca di sostenere le famiglie: tutti i bonus per loro.
Con le nuove regole relative al calcolo dell’ISEE, il governo ha cercato di renderlo più adeguato alle esigenze delle famiglie italiane e, soprattutto, di aiutare le famiglie più giovani nel proseguire nei propri progetti. Grazie a questo misuratore, quindi, molti potranno godere di benefici e di sconti, relativi soprattutto alla casa. Ecco in cosa consistono.
Aiuti alle famiglie, di più grazie all’ISEE
Iniziamo dall’Assegno Unico che, sebbene attualmente sia esente dall’IRPEF, viene comunque incluso nel calcolo ISEE. Al momento il governo sta lavorando su questo aspetto: non si sa, però, se verrà completamente escluso dal calcolo ISEE o se ne cercherà solo di ridurre la portata. Per quanto riguarda i correttivi sulla Prima Casa, invece, anche in questo caso si vuole ridurre il peso che questa ha a fini ISEE.
A oggi, il valore della prima casa viene conteggiato per effettuare i calcoli sul patrimonio, quindi per stabilire l’ISEE famigliare. Nel caso in cui, però, alcune famiglie possiedano case di modesto valore ma vivano in zone ad alta pressione immobiliare, oppure abbiano ereditato una casa di famiglia senza però avere uno stipendio così elevato, questo influire della casa sull’ISEE potrebbe svantaggiarli. Si vuole quindi introdurre una soglia di esclusione o, in ogni caso, una riduzione della prima casa sull’ISEE.
Al momento, quindi, sono questi i punti sui quali il governo sta lavorando, per cercare di agevolare soprattutto le famiglie più giovani. Parallelamente si parla poi del bonus mamma e del bonus asilo, che favorisce la ripresa del normale lavoro per la mamma e l’inserimento del bambino in un contesto che consenta ai genitori di fare un tempo pieno e quindi di avere uno stipendio più consistente.