L’ISEE si è fatto precompilato; i cittadini potranno sottoscriverlo in automatico da sé ma attenzione alle novità sulla casa per non perdere i bonus.
La sempre maggiore digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione ha portato a diverse importanti novità; le due più importanti riguardano la precompilazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi e la precompilazione dell’ISEE.
I cittadini, quindi, accedendo alla propria area personale sul sito dell’INPS possono accettare o modificare la documentazione che li riguarda e inviarla poi telematicamente ai diversi istituti di riferimento. Il tutto senza più la necessità di passare attraverso terze parsi, commercialisti e CAF, ma facendo tutto da casa in pochi semplici click.
Dopo il rodaggio di questo primo anno, da gennaio 2025 sarà disponibile il nuovo form ISEE che si potrà, come sempre confermare o modificare in caso di errori. Ovviamente il documento sarà scaricabile e utilizzabile, per esempio, per l’ottenimento di diversi bonus; proprio a proposito di questi attenzione alle novità riguardanti la casa perché il rischio è di perdere diversi incentivi.
L’Indicatore della situazione economica equivalente è quel documento attraverso il quale è possibile accedere a numerosi servizi sociali ed agevolazioni, dai vari bonus presenti agli sconti sulle tasse universitarie fino alle agevolazioni sanitarie e così via. Nel formato precompilato questo è elaborato sulla base dei dati che l’INPS e Agenzia delle Entrate hanno in possesso sul cittadino. I dati sono poi incrociati e si arriva alla compilazione automatica.
Il margine di errore è davvero minimo, ma presente per cui è sempre importante controllare. A cosa bisogna fare attenzione in particolare? È importante controllare i dati anagrafici del richiedente e degli altri componenti della famiglia, ma ancor più prestare attenzione all’ultimo Modello 730 o Unico contenuto nella dichiarazione.
Attenzione ai dati su saldo e la giacenza media dei conti correnti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente e i dati sugli immobili, quindi visure catastali o documenti che dichiarano il valore del o degli immobili posseduti.
Un aspetto a cui bisognerà prestare particolare attenzione è quello che riguarda i dati sulla casa e gli immobili. Il Governo è al lavoro dall’inizio dello scorso anno su una riforma dell’ISEE e tra le priorità c’è sempre stato quello di ridimensionare il peso della prima casa, quella di residenza, sulla definizione dell’Indicatore.
Stanno ai dati attuali, il valore della casa di abitazione non è rilevante ai fini del calcolo del patrimonio se inferiore alla soglia dei 52mila euro -rispetto ai 52.500 fino ad ora previsti. Franchigia che si aumenta di 2.500 euro per ciascun figlio convivente oltre il secondo. Si tratta di un dato importante da controllare in questo una minima variazione o errore presente potrebbe determinare la perdita al diritto dei bonus.