[galleria id=”3687″]Anche quest’anno e per il quarto anno consecutivo ha avuto luogo Interiors UAE. L’esposizione, accolta nella prestigiosa sede del National Exhibition Center di Abu Dhabi, ha illustrato una panoramica dei migliori ideatori e produttori dell’universo del lusso, confermando la crescita esponenziale di richieste e annoverando il Middle East come il punto strategico che vanta 1 trilione di dollari di investimenti nell’immobiliare e nelle costruzioni: un vero e proprio bacino per l’industria del design.
Un traffico di visitatori piuttosto sostenuto e che ha superato di gran lunga le 4,000 presenze registrate nel 2010, ha potuto ammirare una vasta ed eclettica panoramica del design e della progettazione con un insieme di prodotti di punta, scelti accuratamente dai più rispettati guru e trend setter internazionali. Ma anche, le iniziative “a tema”, ideate da Tony Crinion, direttore di questo evento unico nel suo genere, il cui scopo è quello di creare una piattaforma, che supporti la crescita di questo business e del networking, nell’universo del design, ispirando i professionisti di questa regione, laddove la ricerca si fa accurata nell’ideare ed interpretare l’interior, grazie ad espositori come FORMENTAL, i pionieri della “chinoiserie” in raffinatissima seta, dipinta e ricamata a mano per poi venir distribuita sulle pareti di sontuosissime case.
Oppure, la scelta dei mobili di TOM RAFFIELD, realizzati con legni pregiati lavorati su di un unico pezzo curvato e trattato con tecniche sofisticate, ma anche artigiani che lavorano il bronzo e l’oro con una maestria che deriva da secoli di esperienza come HANTEL ART.
Fra le nuove iniziative, un pavillon dedicato alle leve dei designer del lusso britannico come ad esempio: ALINE JOHNSON; con le sue lampade fatte su misura e composte da raffinatissimi pendagli in vetro, a forma di foglia o di piume. Ma anche SUSANNAH HUNTER con i suoi pannelli Liberty London e la sua collezione già visibile nei rinomati stores del lusso come Harrods, Harvey Nichols, l’Eclaireur.
Ed infine, i seminari che toccano tutti gli aspetti del design, oppure il premio “The Best International Design”.
Un ventaglio di proposte, scelte con altrettanta accuratezza, per non tradire lo stile, la storia e l’esperienza degli espositori, per offrire il meglio, che si fa garante non solo di un aspetto estetico che delinea uno stile di vita preciso, ma anche un’indiscutibile qualità e ricerca tecnologica, con il fine di aprire gli orizzonti culturali e conoscitivi dei costruttori, decoratori ed architetti del Middle East.
Inoltre, Tony Crinion ha voluto espressamente focalizzare l’attenzione di questo evento sulle influenze moderne, mantenendo anche quelle tradizionali, con il fine di offrire una gamma estetica che ha potuto risvegliare l’attenzione di un pubblico sceltissimo anche fra i più giovani e alla ricerca di oggetti “fuori classe” dal taglio contemporaneo, a dimostrazione che il “Lusso” non si fa riconoscere banalmente, dagli orpelli e dalla ridondanza.
Un evento che mira a dare voce alla costante crescita immobiliare, offrendo anche a quella regione, una visione occidentale del vivere l’interior con brand che forse non conoscevamo cosi a fondo neppure noi e che abbiamo avuto l’occasione di scoprire, grazie ad una ricerca mirata.
Sorge però una domanda d’obbligo. Come mai non vi era la presenza di espositori italiani? L’Italia ha indubbiamente molto da raccontare sulla maestria di un lavoro fatto a mano e le sue molteplici sfaccettature storiche e contemporanee che rientrerebbero senza alcun dubbio in quell’universo.