Inquilini finalmente tutelati: se conosci i tuoi diritti adesso il padrone di casa non può più fregarti

Quando si stipula un contratto d’affitto può capitare che il padrone di casa abbia pretese illegali: quali sono e come ci si difende?

La stipula di un contratto, a prescindere dalla sua tipologia, determina con grande precisione diritti e doveri relativi a tutti i firmatari. Per questo motivo è sempre fondamentale leggere attentamente il contratto prima di sottoscriverlo, anche (anzi, soprattutto) le clausole relative ai propri diritti. In questo modo si saprà sempre come tutelarsi da pretese eccessive.

Purtroppo moltissimi affittuari tendono a sottoscrivere i contratti d’affitto senza leggerli in maniera accurata. In questo modo, affidandosi soltanto alla consuetudine o a quello che sanno per sentito dire, finiscono per rimanere vittime di pretese eccessive da parte del padrone di casa, che tenderà quasi sempre ad approfittare di un inquilino sprovveduto.

Ciò che un padrone di casa non può pretendere da un inquilino

Una delle richieste più frequenti da parte di un padrone di casa è che l’inquilino imbianchi le pareti della casa prima di lasciare l’immobile preso in affitto. Si tratta di una consuetudine basata sul nulla, dal momento che l’inquilino non è responsabile dei danni da usura, quindi non è tenuto a farlo a meno che non abbia danneggiato o sporcato un muro. Se ha solo piantato dei chiodi, le spese di imbiancatura spettano al proprietario.

Ciò che un padrone di casa NON può pretendere da un inquilino
Il padrone di casa non può tenere una copia delle chiavi – designmag.it

Se il proprietario ha mantenuto la residenza nella casa in affitto deve aver necessariamente riservato a sé una stanza dell’immobile, che dovrà essere chiusa a chiave allo scopo di renderla inaccessibile agli inquilini. Se lo ha fatto non può pretendere il versamento dell’intero canone d’affitto, dal momento che l’inquilino non può usufruire della parte dell’immobile che gli viene preclusa.

Alcuni proprietari affittano appartamenti dotati di pertinenze, come cantine e garage che però risultano già ingombre al momento della stipula del contratto. In questo caso il proprietario non può pretendere il pagamento dell’affitto per l’intera pertinenza, a meno che non sgombri l’ambiente da tutte le proprietà che vi ha depositate. Se poi cantina e garage sono così pieni da non poter essere sfruttati dall’inquilino, il proprietario non avrà alcun diritto di richiedere il pagamento di una qualsiasi cifra per il loro usufrutto, dato che semplicemente non ci sono le condizioni per usufruirne.

Per quanto riguarda le riparazioni, il proprietario non può pretendere il pagamento di spese straordinarie da parte dell’inquilino: quindi se si rompe un rubinetto o una presa a causa della normale usura degli impianti, sarà il proprietario a dover procedere alle riparazioni a proprie spese.

Inoltre il proprietario non può rimanere in possesso di un paio di chiavi dell’appartamento fino a che tale appartamento rimane affittato. Il motivo è che non può entrare in casa senza preavviso e non può presentarsi alla porta dell’inquilino chiedendo di visionare l’appartamento se prima non ha concordato l’appuntamento con l’inquilino stesso.

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