Grandi variazioni per gli inquilini che potranno accedere a nuovi bonus per abbassare la rata dell’affitto e averla quasi gratis.
Sono state disposte sia a livello governativo che comunale una serie di benefici atti a sostenere economicamente le spese relative all’affitto di casa. Un aiuto concreto proprio per le famiglie che devono fare i conti con un pagamento mensile corposo.
Ci sono varie opportunità ma, in particolare, sono cinque i contributi da evidenziare che sono concretamente utilizzabili per cambiare anche di molto il prezzo a fine mese, facili da richiedere e da ottenere con un margine economico molto interessante.
Inquilini, cambia tutto: i bonus che abbassano l’affitto di casa
Per spendere meno d’affitto ci sono varie opzioni. In primo luogo bisogna considerare quelle che sono le detrazioni possibili grazie alla dichiarazione dei redditi in cui è possibile andare a inserire i costi dell’abitazione principale così da ricevere un beneficio economico diretto, in base al proprio contratto e al costo che si paga ogni mese. Solitamente, come previsto dalla legge, il contributo è di 300 euro per chi ha un reddito entro i 15.493,71 euro, di 150 euro per coloro che hanno un reddito superiore che deve comunque rientrare nella soglia dei 30.987,41 euro.
Vi è poi la possibilità di ottenere un beneficio anche sui contratti concordati, ovvero il canone convenzionato. In questo caso spettano 495.80 euro per la prima soglia di reddito e 247.90 euro per la seconda. Anche i giovani hanno diritto a un beneficio ulteriore e più corposo. In questi casi si arriva infatti a 991.60 euro annui, sicuramente una questione molto interessante. Tale beneficio si attua per locatari fino a 31 anni di età, casa o stanza in affitto. Vale per i primi quattro anni e può anche arrivare a 2000 euro, ovvero un massimo del 20% del canone annuo.
Da non confondere con la detrazione per gli studenti fuori sede che ammonta al 19% della spesa su un importo non superiore a 2633 euro. Altra opzione utile è il bonus relativo alla residenza legata a motivi di lavoro, in questi casi ci sono 991.60 euro per primo scaglione e 495.80 euro per il secondo. In questo caso è attivabile laddove ci sia il trasferimento del domicilio o della residenza in un altro comune.
Il tutto senza contare quelli che sono i bonus previsti dai singoli Comuni che sono talvolta cumulabili con i precedenti che vanno invece inseriti in dichiarazione dei redditi e vengono quindi erogati sotto forma di detrazione IRPEF indiretta da pagare insieme agli altri benefici previsti.