L’inflazione ha ormai raggiunto dei livelli stellari. A questo punto in tanti si sono posti un dubbio di interesse comune
In Italia è ormai risaputo degli effetti devastanti conseguenti all’aumento del tasso di inflazione. I giovani che vivono ancora nella casa in cui sono nati compongono un numero preoccupante, segno di un’instabilità economica che non sembra conoscere alcuna fine. E tutto ciò non fa altro che ripercuotersi sul mercato, con un quadro generale terrificante. Ancora prima dell’atavica questione riguardante affitto o mutuo, confronto dal quale la prima opzione potrebbe uscirne vincitrice, ci sono delle priorità a cui pensare.
Infatti, nonostante si possa propendere per un affitto di lunga durata, le decisioni prese dalla Banca Centrale Europea stanno mettendo a dura prova tutti i cittadini. Tempo fa il costo medio di un mutuo era di poco inferiore a 500 euro. Adesso una rata può arrivare a superare di gran lunga i 700 euro. Prezzo insostenibile per la maggior parte delle famiglie, considerando il solito meccanismo dei costi che aumentano e degli stipendi che rimangono invariati.
In alcune occasioni arrivano addirittura a diminuire. Alla luce dell’esempio che si farà a breve, ecco la risposta al quesito riportato nel titolo. Ipotizzando di richiedere un mutuo dalla durata di 25 anni per una cifra totale di 126 mila euro, allo stato attuale si pagherebbero circa 740 euro per un tasso di crescita superiore al 5%. Numeri allarmanti, e che fanno capire come ad oggi la questione casa sia un argomento piuttosto spinoso per molti.
A questo proposito, si può capire con maggiore chiarezza cosa può essere più conveniente tra mutuo e affitto. Per quanto esistano delle visioni puramente soggettive, ai numeri non si può sfuggire in alcun modo. Non mentono, e mettono davanti il prossimo alla dura e cruda verità.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli affitti non sono così tanto convenienti come potrebbe sembrare. Un mutuo costa effettivamente tanto, e presenta dei requisiti di accesso che non sono accessibili per tutti. Soltanto determinate categorie di lavoratori possono accedervi. Tuttavia gli affitti possono essere molto più sanguinosi.
In molteplici città italiane, per esempio Milano e Torino, un mensile di affitto può arrivare a costare di netto gli 800 euro. Con condizioni non sempre ottimali, per via della collocazione dell’appartamento in questione o di altri servizi che vengono a mancare. C’è dunque chi potendo propende per le rate del mutuo.