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Normative

Incubo Superbonus: nuovo obbligo retroattivo, chi non si adegua deve restituire i soldi

La novità degli ultimi giorni colpisce contribuenti che hanno usufruito del Superbonus per ristrutturare e migliorare l’efficientamento energetico degli immobili. 

Anche se il Superbonus non sarà rinnovato nel 2025, la detrazione è ancora a rischio. Il Superbonus ha creato molte difficoltà e in alcuni casi il blocco dei cantieri innescando contenziosi.

Tra i vari adempimenti richiesti dalla normativa, il beneficiario ha l’obbligo di comunicare i dettagli dei lavori tramite asseverazioni a firma dei tecnici abilitati (DL 34/2020 all’articolo 119, comma 13 e 13-bis).

Superbonus e nuovi obblighi retroattivi ma non per tutti

La novità emanata il 17 settembre 2024, prevede nuovi obblighi “comunicativi” retroattivi, introdotti con il Decreto Legge n. 34/2020. I nuovi adempimenti aggiuntivi, sono riservati solo a coloro che entro il 31 dicembre 2023 hanno presentato la CILAS, e che alla stessa data non hanno terminato i lavori. O coloro che hanno presentato la CILAS a partire dal primo gennaio 2024.

Obblighi Superbonus retroattivi da comunicare sulla nuova piattaforma (Designmag.it)

Se gli interventi riguardano il settore energetico, la comunicazione andrà trasmessa all’ENEA, invece, se si tratta di interventi sismici, tutte le informazioni devono essere caricate sul nuovo Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS).

Procedura errata: si rischia di perdere il beneficio

Il nuovo obbligo riguarda l’inserimento dei dati sulla nuovo portale per chi ha usufruito del Superbonus. Le informazioni riguardano non solo i dati catastali e il dettaglio delle spese, ma l’inserimento di tutte le informazioni tecniche previste nel DM 58 dell’anno 2017. Inoltre, per chi ha effettuato lavori sismici sono coinvolti tre categorie diverse di professionisti (direttore dei lavori, progettista strutturale e collaudatore statico). Sui professionisti grava la responsabilità di adempiere ai nuovi obblighi. Se la procedura non è correttamente inviata o presenta delle mancanze rilevanti, si rischia la decadenza del beneficio.

La nuova procedura non risparmia nessuno, e per coloro che hanno usufruito del Sisma-bonus le complicazioni sono maggiori, in quanto tutto dovrà essere dichiarato online sulla piattaforma PNCS. La procedura prevede il caricamento di tre schede tecniche diverse, da inviare entro il 31 ottobre 2024 per i SAL approvati il primo ottobre. Per tutti gli altri casi, entro 30 giorni successivi alla data di approvazione dei SAL. 

Chi rischia di perdere il Superbonus

Il DL n. 39/2024 prevede che chi non adempia ai nuovi obblighi decade dal Superbonus, almeno per i coloro con la CILAS relativa alla pratica con data successiva all’entrata in vigore del decreto, nello specifico il 30 marzo 2024. Negli altri casi è comunque prevista una sanzione fino a 10.000 euro. 

I nuovi obblighi creano numerosi dubbi su cosa effettivamente accadrà in caso di inadempienza o dimenticanza, anche considerando la difficoltà tecnica e burocratica della pratica del Superbonus, considerando che eventuali “intoppi” possono portare far insorgere la decadenza dal Superbonus.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

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