La Direttiva Case Green ormai è ufficiale e quindi anche molto vicina nella realizzazione, con oneri e questioni.
Non si tratta solo di una normativa e quindi della relativa burocrazia del caso ma anche di un impatto economico che avrà come destinatari tutti i proprietari di immobili che dovranno fare i conti con alcune variazioni necessarie.
La priorità e l’obiettivo è chiaro, migliorare gli edifici residenziali in tutta Europa, con primi step entro il 2025 al fine di disporre le basi per arrivare a impatto zero nel prossimo futuro. Certamente una questione tanto delicata quanto articolata.
Incubo Case Green: cosa devono fare le famiglie nell’immediato
Il problema che tutti si pongono oggi è quanto costerà questa transizione e in che modo è possibile affrontarla senza soccombere alle spese relative? Poiché si tratta di un progetto molto articolato e ambizioso è giusto fare un passo alla volta per capire oggettivamente cosa interessa al singolo cittadino e cosa invece è parte di una dinamica maggiore.
Gli edifici residenziali dovranno rispettare alcuni standard, quelli di ultima costruzione ovviamente non avranno problemi, sono soprattutto quelli datati a finire nel mirino e il problema è proprio questo per l’Italia che vanta una situazione non proprio sviluppata da questo punto di vista. Gli edifici residenziali dovranno ridurre l’impatto del 16% rispetto alla condizione di partenza entro il 2030, quindi ci sono cinque o sei anni per fare i primi lavori. Il secondo traguardo è del 22% per il 2035 per giungere poi al 2050 con emissioni zero.
La prima cosa da fare per chi è un proprietario di casa è certamente quella di richiedere una valutazione per l’abitazione, in questo modo si possono avere indicazioni e dati certi e non navigare nel vuoto. Per quanto concerne i lavori vale la pena sfruttare i bonus o richiedere finanziamenti per supportarli perché le spese sono significative. Si può iniziare certamente dagli elementi fondamentali che non vanno trascurati come ad esempio finestre e infissi che sono una delle indicazioni base per migliorare l’efficienza energetica.
Sicuramente non è un investimento di poco conto ma anche che vale la pena fare dal momento che una migliore efficienza porta anche a un risparmio diretto in bolletta. I costi sono elevati ma è importante iniziare per non ritrovarsi a dover intervenire in maniera complessiva. Si può procedere andando a isolare la casa, facendo modifiche alle pareti, optando per impianti fotovoltaici che in molte aree di Italia vengono pagati proprio dal Comune.
Il problema non è solo in quello che si “deve” fare ma anche nel valore dell’immobile che, in seguito alla direttiva, rischia di essere compromesso in modo veramente significativo. Quindi è essenziale capire da questo punto di vista le tempistiche per non farsi cogliere alla sprovvista.