Buone notizie per gli italiani che hanno una casa con irregolarità, difformità e pendenze varie da sanare: ecco cosa prevede il nuovo condono.
Grandi novità in vista nel cantiere della riforma del Testo Unico sull’Edilizia. A quanto pare, sono in arrivo importanti modifiche per quanto riguarda procedure, permessi, autorizzazioni e altri tioli edilizi, ma anche – e soprattutto – su sanzioni e risoluzioni di abusi edilizi, con l’ipotesi di nuove sanatorie e condoni. Si tratta di novità tutte da definire, ma sicuramente di grande impatto, visto che sono moltissimi gli italiani con una casa con difformità varie in attesa di essere regolarizzate.
Le nuove sanatorie e/o le nuove regole relative agli abusi edilizi potrebbero rientrare anche in apposito decreto. Come noto, il governo Meloni ha più volte ribadito l’intenzione e la necessità di intervenire in tal senso, anche sulla scorta di una recente sentenza della Corte di Cassazione secondo cui, prima di procedere alla totale demolizione di un’opera edilizia abusiva, occorre valutare l’impatto della stessa e se effettivamente lede i diritti fondamentali dei cittadini. In particolare, gli Ermellini sostengono che il principio guida debba essere quello di proporzionalità, per cui il diritto all’abitazione può avere la meglio sull’abuso da sanare.
L’ipotesi di un condono “soft”
Le nuove sanatorie sugli abusi edilizi potrebbero consentire la regolarizzazione di lievi difformità catastali che non comportano una variazione al numero dei vani, un aumento della superficie calpestabile o cambi di destinazione d’uso anche parziali, dunque meno gravi. Fermo restando che, secondo un’altra recente sentenza della Cassazione, per gli abusi edilizi di lievi entità ma in zone e luoghi sottoposti a vincoli paesaggistici non è possibile un’autorizzazione a posteriori, a meno che non sia prevista da un’apposita legge.
Quanto al nuovo condono, secondo le informazioni filtrate finora dovrebbe valere solo per una serie di casi specifici. In particolare, la misura sarebbe limitata agli abusi commessi in assenza di vincoli relativi a un titolo abilitativo. Le opere condonabili sarebbero specificamente quelle realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche, risalenti a prima dell’imposizione del vincolo, la cui presenza arreca un danno limitato, che non hanno portato a un aumento di superficie e che riguardano costruzioni con concessioni da parte delle autorità competenti. Salvo come sempre varie ed eventuali…