Innovazione digitale e intelligenza artificiale sono le parole chiave che delineano il futuro del sistema fiscale italiano.
In particolare per quanto riguarda l’Imposta Municipale Unica (IMU). A partire dal 2025, i Comuni saranno tenuti ad adottare aliquote IMU predeterminate da un decreto ministeriale. Questa novità, annunciata dal direttore generale delle Finanze Giovanni Spalletta, mira a semplificare il pagamento dell’imposta attraverso l’utilizzo di una specifica applicazione informatica.
La digitalizzazione delle banche dati rappresenta un obiettivo prioritario per l’ammodernamento dell’Amministrazione finanziaria. Grazie alla possibilità di interconnettere diverse banche dati, inclusa quella dell’Anagrafe tributaria, si prevede una gestione delle informazioni più efficiente. L‘introduzione dell’intelligenza artificiale nel sistema fiscale permetterà di selezionare con precisione le informazioni rilevanti, facilitando così controlli mirati e ottimizzando la gestione dei dati.
Le nuove direttive stabiliscono che i Comuni potranno determinare le aliquote IMU solo entro i limiti stabiliti dal decreto ministeriale. Ciò assicurerà un’applicazione uniforme e trasparente delle imposte. Un’applicazione informatica disponibile sul portale del Federalismo fiscale fornirà ai contribuenti tutte le indicazioni necessarie per calcolare e versare l’IMU correttamente. Questo strumento rappresenta una significativa innovazione che faciliterà il pagamento dell’imposta sia per i contribuenti che per le software house impegnate nella gestione degli obblighi fiscali.
Il nuovo sistema di determinazione delle aliquote IMU è destinato a migliorare la riscossione da parte degli enti locali. Utilizzando gli strumentali digitali sarà possibile ottimizzare la gestione delle entrate e intensificare il controllo fiscale. Nonostante alcuni ostacoli passati legati all’utilizzo dei dati personali, nuove normative e tecnologie stanno permettendo all’Amministrazione finanziaria di superare queste difficoltà.
Per migliorare ulteriormente l’attività di riscossione locale sono in fase di sviluppo nuovi strumentali grazie a una convenzione tra il Ministero delle Finanze e l’Ifel (Fondazione per la finanza e l’economia locale) dell’Anci. Questo accordo punta a soddisfare i bisogni specifici dei Comuni affrontando criticità nella riscossione mediante tecnologie avanzate.
Nonostante gli sforzi verso la semplificazione, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha sollevato dubbi sulla nuova modalità fiscale che introduce numerose voci tra cui scegliere. Questo potrebbe complicare ulteriormente il panorama fiscale italiano rendendo difficile sia per i contribuenti orientarsi sia per i professionisti fornire consulenze precise.