Attraversi un annuncio pubblicato in Gazzetta Ufficiale arrivano le nuove regole per l’Imu che entreranno in vigore dal 2025.
Cambia qualcosa per quanto riguarda la legge sulle tasse di proprietà per le abitazioni, andiamo a scoprire tutto più da vicino.
Ma prima di elencarvi le novità, diventa interessante andare ad approfondire l’argomento per darvi alcune informazioni in più sull’argomento. L’Imu è nota anche come imposta municipale unica ed è un tributo in vigore dal 2012. Si tratta di un tributo diretto di tipo patrimoniale. Fu istituita per andare a sostituire l’ICI, cioè l’imposta comunale sugli immobili, e in parte ha inglobato anche l’IRPEF, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Il presupposto di questa imposta è il possesso di immobili che oltre alle case comprende anche fabbricati e terreni agricoli. Per calcolare l’IMU dobbiamo fare il prodotto tra la base imponibile e l’aliquota. Va specificato inoltre che l’IMU sulla prima casa non è dovuto, sono assoggettate le abitazioni che sono di fatto classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Ma cosa cambierà a partire dall’anno prossimo? Andiamo a scoprirlo da vicino.
Dal 2025, per quanto riguarderà l’IMU, entrerà in vigore un sistema nuovo di determinazione delle aliquote. Questo prevede che le stesse saranno determinate a fronte di fattispecie imponibili, cioè delle categorie specifiche di beni immobili che vengono individuate dai Comuni.
Queste categorie poi dovranno essere di fatto selezionate tra quelle che, attraverso un decreto del Ministro dell’Economia, saranno predeterminate. In merito ha parlato il direttore generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Spalletta, che ha specificato: “Questa è una novità che di fatto consente da un lato di delimitare il perimetro nel quale il Comune può esercitare la sua potestà nel rispetto della Costituzione, mentre dall’altro rende possibile che i contribuenti dispongano di un supporto per il pagamento dell’IMU”.
Questo nuovo sistema, di fatto, dovrebbe facilitare la gestione dell’IMU da un lato per i contribuenti e dall’altro per le amministrazioni locali. Si vanno così a ridurre le complessità burocratiche e si evitano, potenzialmente, i contenziosi che sono dovuti a interpretare le norme locali differentemente.
Ora però passiamo ad analizzare quelli che sono i nuovi punti cardine del sistema che partirà dal 2025. Si parla di Aliquote Predeterminate e Selezione Comunale. Le categorie su cui applicare l’imposta sono stabilite, precedentemente, da un decreto ministeriale. Nella selezione i Comuni avranno la facoltà di scegliere le categorie degli immobili tra quelle predeterminate.