L’IMU va versata annualmente, tuttavia esistono dei metodi legali per non pagarla: ecco come.
L’imposta patrimoniale sulla casa, che viene comunemente versata a partire dal secondo immobile quindi non per la casa di residenza. Ci sono però eccezioni e modalità che pochi conoscono che consentono di ottenere sconti e riduzioni, anche del 100% sul costo totale.
In generale la regola dice che a versare la quota sono coloro che hanno case, terreni, fabbricati dopo il primo quindi quello in cui si trova la residenza e dove trascorrono il maggior tempo durante l’anno. Esistono tuttavia anche una serie di esenzioni, queste possono essere parziali o totali a seconda dei casi.
Le condizioni in cui è possibile fruire di sconti e agevolazioni sono differenti, per le coppie non sposate questo è possibile ad esempio laddove non vivano abitualmente nello stesso immobile. Questo vale nel caso in cui per motivi di lavoro, formazione o altro, la coppia si trovi a vivere gran parte della settimana e quindi dell’anno, separata. In questo modo effettivamente anche quella che risulta come seconda casa di uno diventerà prima casa dell’altro, laddove la persona si appoggi in quella dimora abitualmente.
Questa dichiarazione va fatta direttamente al comune di residenza che può comunque controllare acqua, luce e gas per verificare che effettivamente la seconda casa sia abitata quanto la prima. I coniugi con due residenze quindi possono accedere all’esenzione dal pagamento dell’IMU ma solo se c’è modo di provare appunto che viene legalmente utilizzata l’altra abitazione come previsto dalla sentenza della Corta Costituzionale che ha stabilito come valida questa possibilità per offrire a tutti la possibilità di vivere in due abitazioni differenti senza dovere anche l’onere economico di versare l’IMU.
Ovviamente questo non deve essere l’escamotage dei furbetti che fingono di non vivere nella stessa casa per non pagare le tasse, è piuttosto una possibilità offerta dalla legge che viene quindi validata per tutti a patto di poter determinare anche con i documenti che questo sia valido e fattibile.
Di base l’IMU viene riconosciuto come esente solo su un immobile che viene scelto dai componenti familiari come base, quindi laddove vi sia la residenza. Ci sono però le eventualità di coniugi separati o con doppia residenza quindi quando per motivi esterni sono costretti a vivere lontani. L’unica eccezione espressa dalla normativa è quella che fa riferimento alle residenze dello stesso comune.