Una notizia che riguarda un vero e proprio “baratto amministrativo” pagando il 50% di IMU e Tari. Una misura molto interessante.
Quello che si definisce “baratto amministrativo” è entrato oramai in vigore. Il Consiglio Comunale di una città italiana nello specifico, dopo vari mesi di trattative, è finalmente giunto all’approvazione del provvedimento.
Il Sindaco della città in questione, proprio durante l’evento della Borsa del Turismo a Milano, dichiara che si tratta di una vera e propria innovazione sociale, la quale permette di avere una riduzione del 50% su IMU e Tari e in questo modo ci si prende cura del territorio stesso. Senza troppo sobillare i cittadini già troppo tassati, si tratta di un passo molto importante.
Come funziona il baratto amministrativo
Quindi è possibile a questo punto non pagare IMU, Tari ed essere in regola con il Comune? Il modo c’è ed è reso proprio dal “baratto amministrativo” il quale è già in uso in alcune realtà del nostro territorio. In realtà tutto questo è possibile con il pagare le tasse e, in generale, i debiti che il cittadino ha con l’amministrazione locale, attraverso il proprio lavoro, fino alla compensazione di quanto dovuto. Per rendere il tutto in parole povere e quindi più comprensibile il senso, si tratta un po’ dell’equivalente di colui che lava i piatti in cucina perché non può pagare il conto al ristorante. La grande novità riguarda quindi un Comune specifico del nostro Paese, scopriamo di quale si tratta.
“Una delibera prevista nel “Salva Messina” del sindaco De Luca che oggi…in continuità amministrativa grazie al lavoro di questo consiglio comunale è stata approvata. Un’innovazione sociale che permette di avere una riduzione del 50% su IMU e/o TARI prendendosi cura al contempo del territorio”. Queste le parole del Sindaco Basile. A questo punto l’assessore Liliana Cannata della Regione Sicilia, ha tenuto a ringraziare tutti i consiglieri comunali proprio in merito all’adozione delle norme, le quali in altre realtà dell’ Italia sono già attive e il fatto che lo sia anche in Sicilia è un grande passo.
Si tratta di una delibera curata dall’ Assessore Cannata e poi successivamente modificata dal Consiglio Comunale e prevede un qualcosa di molto importante. Le società comunali sono interessate proprio dall’utilizzo dei contribuenti, i quali per fare in modo che gli stessi paghino meno tasse e abbiano maggiori agevolazioni economiche, potranno svolgere delle attività di pubblica utilità, formazione e anche usufruire dei dispositivi di protezione i quali saranno inseriti proprio nelle spese del contribuente e non saranno più a carico del Comune.