Usufruire di uno sconto sull’importo da pagare per l’IMU può essere provvidenziale, è però necessario presentare alcuni documenti ben precisi.
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è una delle tasse più odiate, tanti ritengono ingiusto dover versare un importo fisso ogni anno per un immobile di proprietà, soprattutto perché spesso si sono fatti sacrifici non da poco per acquistarla. Fino al gennaio 2013 è stata valida anche per l’abitazione principale, ora non lo è più, ma lo è per le abitazioni considerate di lusso, per le abitazioni diverse da quella principale e su tutti li altri immobili (negozi, laboratori, capannoni, box), terreni agricoli e aree fabbricabili. Spesso sono richieste cifre considerate elevate anche per beni che sono ormai datati, proprio per questo non può che essere positivo sapere di poter usufruire di una riduzione.
Ora che si avvicina la scadenza della seconda rata, prevista per il 16 dicembre, può quindi essere importante verificare se si possa rientrare tra i contribuenti che hanno diritto a un’agevolazione, in maniera del tutto legale. È però necessario, come è facile immaginare, essere in possesso di determinati requisiti e consegnare alcuni documenti ben precisi.
Vuoi uno sconto sull’IMU? Forse sei tra i fortunati
In un periodo come quello che stiamo vivendo usufruire di uno sconto può sempre fare comodo, a maggior ragione quando si tratta di tasse e di un’imposta che ha fatto spesso discutere anche i politici come l’IMU. Questo non scatta evidentemente in automatico, ma spetta solo ad alcune categorie di utenti, è necessario quindi capire se si possa rientrare tra le persone che possono godere di questo vantaggio così importante.
Una riduzione sull’importo è prevista per chi è proprietario di un immobile dichiarato inagibile. Non basta però sostenere che lo sia, devono verificarsi alcune condizioni, oltre a dover mostrare alcuni documenti che certificano questo stato.
La riduzione è tutt’altro che di poco conto, pari al 50%, vale non solo se non si vive nell’immobile, ma anche se ci sono altre condizioni. L’assenza di utenze (acqua, luce, gas) non è però ritenuta sufficiente per sostenere che un’abitazione sia inagibile, è necessario anche che ci sia una situazione di degrado che non può essere risolta nemmeno se si dovessero mettere in atto interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Tutto questo deve evidentemente essere accertato secondo una delle due seguenti modalità:
- dal proprietario con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi del d.P.R. 445/2000, che attesta lo stato del fabbricato attraverso un tecnico:
- dall’Ufficio Tecnico Comunale, attraverso una perizia tecnica che deve essere incaricato dal proprietario. Il suo lavoro dovrà poi essere allegato alla dichiarazione IMU, indicando quali siano le motivazioni che hanno portato a parlare di inagibilità.
Fatto questo, sarà il Comune a verificare lo stato dell’immobile e negare, dopo un sopralluogo, il diritto alla riduzione della base imponibile. In caso di parere favorevole lo sconto sarà riconosciuto.