Da non perdere: l’IMU è cancellata per chi rientra in questi casi, tutte le informazioni da conoscere e gli aventi diritto.
Quando si tratta di pagare tasse e imposte quasi nessuno è troppo contento di farlo. Certo, sappiamo che pagare le tasse è fondamentale, perché contribuisce a pagare tanti servizi pubblici indispensabili, come la sanità, la ricerca scientifica, la manutenzione delle strade e tanto altro. Le somme da sborsare, tuttavia, alle volte possono essere molto elevate e in questi tempi difficili un vero salasso per tante famiglie.
L’Imu, sigla che sta per Imposta municipale unica, è l’imposta dovuta per il possesso di edifici, di aree fabbricabili e di terreni agricoli, da pagare al Comune dove l’edificio o l’area si trova. Sono escluse dall’Imu le prime case di abitazione quando non si tratta di edifici di lusso. Dunque, una parte importante di italiani non è soggetta al pagamento dell’imposta.
IMU cancellata per chi rientra in questi casi
Sono i proprietari di seconde case oppure di case di abitazione principale ma di lusso, di aree fabbricabili e terreni agricoli a dover pagare l’Imu. Insieme ai titolari di un diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile) sugli edifici e terreni stessi. Oltre alla prima casa non di lusso, tuttavia, esistono altri casi di esclusione dell’applicazione dell’imposta.
Forse non tutti sanno che l’Imu non è dovuta per gli immobili occupati in modo abusivo. Con un comunicato stampa dello scorso dicembre, pubblicato in vista della scadenza del saldo dell’imposta che ogni anno è intorno alla metà di dicembre, Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva ricordato ai contribuenti che l’imposta non va pagata per gli immobili abusivamente occupati. In ogni caso, per poter usufruire dell’esenzione è necessario aver presentato una denuncia all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva dell’immobile posseduto o che sia iniziata l’azione giudiziaria penale contro gli occupanti abusivi.
L’esenzione è riconosciuta ai contribuenti possessori dell’immobile occupato anche se non è ancora stato ancora adottato il decreto di attuazione. Comunque, questi contribuenti dovranno presentare la dichiarazione IMU in via telematica, entro la scadenza del 30 giugno del 2024, se hanno usufruito dell’esenzione per l’imposta che andava pagata nel 2023.
Inoltre, la Corte Costituzionale ha precisato con una sentenza del 18 aprile scorso che l’esenzione dall’Imu per gli immobili abusivamente occupati va riconosciuta anche per il periodo precedente al 1° gennaio 2023, data in cui l’esenzione dall’imposta è stata introdotta, con la Legge di Bilancio dello scorso anno. Quello che conta è aver presentato in modo tempestivo la denuncia penale di occupazione. Dunque l’Imu non andava pagata, in caso di occupazione abusiva di un edificio, nemmeno negli anni precedenti al 2023.