IMU: arriva l’esenzione, chiariti i vari modi per rientrare

Non tutti devono pagare l’IMU, poiché c’è chi ha diritto all’esenzione. Scopri come ottenerla e, soprattutto, se puoi goderne anche tu

L’Imposta Municipale Propria (IMU) è un tributo, istituito durante il governo Monti nel 2011 dal decreto Salva-Italia, che dev’essere versato a livello comunale sul possesso di beni immobiliari. A partire dal 2013 la prima casa ne è esente, mentre la si deve pagare sul possesso di fabbricati, aree fabbricabili o terreni agricoli. L’importo varia a seconda di diversi parametri ma, fortunatamente, c’è chi ne è esente: ecco di chi si tratta.

L’IMU si può pagare in un’unica soluzione o in due rate. La prima scade il 16 giugno e consiste nel versamento dell’acconto, mentre la seconda cade il 16 dicembre ed è il versamento del saldo. Come abbiamo anticipato, ci sono delle situazioni nelle quali pur possedendo un bene sul quale verrebbe applicato l’IMU se ne è esenti: ecco tutte le casistiche.

Esenzioni IMU, caso per caso

In primo luogo, sono esenti dal pagamento dell’IMU tutti i cittadini che possiedono un solo immobile, cioè la casa dove risiedono e dimorano abitualmente. Qui devono avere la residenza e, soprattutto, devono viverci quotidianamente: non basta, quindi, spostare la residenza in un’abitazione ma non andarci a stare per non pagare questa tassa. In caso di coppia convivente o sposata con due immobili di proprietà, uno per coniuge, l’esenzione IMU spetta sull’abitazione in cui la coppia vive: in questo caso, però, si può presentare una dichiarazione al Comune e scegliere arbitrariamente su quale dei due avere l’esenzione. Se invece i due coniugi vivono in case separate, per esempio per motivi di lavoro, potranno ricevere l’esenzione IMU per entrambe purché vi risiedano abitualmente.

Ottenere l'esenzione IMU
Ottenere l’esenzione IMU: ecco come si fa (designmag.it)

In caso di divorzio, se un coniuge ottiene il diritto di abitazione su quella che era la casa famigliare, finché i figli saranno minorenni su di lui grava l’IMU. Quando compiono 18 anni, però, l’imposta viene divisa tra l’effettivo proprietario del bene e chi vi vive. Infine, è previsto l’esonero dall’IMU anche nel caso in cui si possieda un immobile, diverso dall’abitazione principale, che è occupato abusivamente.

In quest’ultimo caso, però, è necessario che l’occupazione abusiva sia stata segnalata alle autorità competenti dal proprietario dell’immobile. Quest’ultimo deve inoltre presentare al Comune interessato una dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione, indicando che si tratta di “immobili non utilizzabili né disponibili”.

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