Sapere come e quando ti serve fare richiesta per la dichiarazione di conformità dell’impianto idraulico può esserti utile.
Ogni abitazione ha bisogno di prevedere un sistema idraulico ben progettato per poter avere l’acqua corrente. Non tutti però sanno come funziona la procedura per stendere la dichiarazione di conformità dell’impianto. Si tratta di una certificazione che come indica il nome sancisce che le tubature installate sono a norma e soprattutto che funzionano nel modo corretto.
Senza preoccuparsi di come compilare un simile documento bisogna precisare che questo lavoro spetta ai professionisti, non a chi commissiona l’impianto. Le norme a cui attenersi sono indicate per esteso all’interno del D.M. 37/2008. In particolare comprendono le regole sia per la progettazione e la realizzazione del sistema idraulico che per la sua manutenzione futura.
Dato che solo i tecnici abilitati hanno modo di stendere la dichiarazione di conformità è importante scegliere con cura la ditta. Non bisogna però confondere questo documento con la dichiarazione di rispondenza, che invece si rende necessaria quando la prima non è presente. Vale ad esempio per tutti gli impianti realizzati tra il 1990 e il 2008, prima del D.M. 37/2008.
Cosa serve per provare la conformità dell’impianto idraulico
Per tutte le opere idrauliche realizzate dopo il 2008 questo documento è obbligatorio, e vale anche per gli interventi realizzati su impianti vecchi. Oltre a dare una garanzia al committente la dichiarazione di conformità risulta fondamentale per tutelare le parti in caso di vendita dell’immobile. In particolare il venditore può provare che tutto nella struttura risulti a norma.
Di norma la dichiarazione consiste in un documento precompilato a cui aggiungere i dati relativi all’opera realizzata. Perché risulti valida occorre però corredarla di altri tre documenti, tra cui la lista dei materiali utilizzati per realizzare l’impianto. Questo permette ad esempio di accertare la qualità delle tubature installate, in particolare in termini di igiene e sicurezza per la salute.
A questa lista si allega anche lo schema tecnico dell’impianto, riportato sulla mappa dell’immobile dove è stato realizzato. In caso di interventi successivi infatti è fondamentale sapere il percorso delle tubature per trovare subito eventuali perdite e evitare di danneggiare altre parti. Infine serve la copia della visura camerale della ditta, emessa da non più di sei mesi.
Quest’ultima serve per risalire al costruttore dato che contiene tutti i dati legali e anagrafici di un’azienda. La documentazione complessiva va emessa in triplice copia, in modo che l’abbiano a disposizione il committente, l’azienda e l’ufficio del Comune. Per ogni intervento successivo la dichiarazione di conformità subirà le dovute modifiche.