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Illuminazione della cucina, come calcolare l’intensità perfetta delle luci: la tecnica infallibile degli esperti

L’illuminazione, anche e soprattutto nelle cucine, è molto più di un dettaglio funzionale. In cucina, uno degli ambienti più vissuti della casa, sapere quanta luce serve davvero e come distribuirla in modo intelligente può fare la differenza tra uno spazio qualsiasi e una zona accogliente, pratica e anche esteticamente appagante.

Scommetto che, prima o dopo, ti sei chiesto se hai davvero abbastanza luce in cucina per cucinare, mangiare o stare tranquillo con la tua famiglia a chiacchierare. La risposta arriva direttamente dagli esperti di interior design, che hanno svelato il mix ideale di luce naturale, artificiale, funzionale e decorativa.

Illuminazione della cucina, attenzione ai consigli degli esperti

Una cucina ben illuminata non si limita ad avere molta luce, ma deve avere la luce giusta nei punti giusti. Per preparare e cucinare in sicurezza, servono zone luminose e precise. Allo stesso tempo, bisogna creare atmosfera per i momenti conviviali, come la colazione o una cena con amici.

Illuminazione della cucina, attenzione ai consigli degli esperti-Designmag.it

Per esmpio, l’illuminazione ambientale è un tipo di luce generale della stanza, che può provenire da finestre, lampade a soffitto, sospensioni o faretti. C’è però chi preferisce l’illuminazione funzionale, ovvero quella generata da lampade sotto i pensili o faretti direzionali che puntano esattamente dove serve (piano di lavoro o sui fornelli). Infine c’è l’illuminazione d’accento, meno utole a livello pratico ma in graddo di dare personalità alla cucina, arredando a suo modo la stanza.

Ma parliamo ora di numeri. Per capire quanta luce serve in cucina di soilito ci si affida a due unità di misura: i lumen (che indicano quanta luce emette una lampadina) e le candele da piede, ovvero la quantità di luce necessaria per ogni metro quadrato. Facciamo un esempio: se la tua cucina misura 10 metri quadrati, ti serviranno tra 3.000 e 4.000 lumen per l’illuminazione generale, e altri lumen mirati per i piani di lavoro. Per l’intera cucina, invece, servono circa 30-40 candele da piede.

Un altro elemento che determina la percezione della luce è il colore dei mobili e delle pareti. Le superfici scure, molto di tendenza, assorbono più luce. Quindi, se ami le cucine nere o grigie antracite, devi prevedere un’illuminazione più generosa. Le zone pranzo all’interno della cucina meritano un “trattamento speciale”. Le lampade a sospensione, spesso disposte in serie (di solito tre), sono la scelta più amata. Oltre ad essere funzionali, creano atmosfera e diventano un elemento di arredo.

E se la tua cucina è senza finestre? In questi casi, puoi considerare l’installazione di lucernari o semplicemente progettare una buona rete di illuminazione artificiale, a partire da faretti dimmerabili a soffitto, strisce LED nei mobili, e pendenti decorativi che diano calore alla stanza.

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