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Il vetro raccontato da Glasstress: un progetto fra arte e design a Venezia

[galleria id=”3803″]Dopo il successo riscontrato da Glasstress nell’edizione 2009, Adriano Berengo rende attuabile l’edizione Glasstress 2011, dando continuità a questo progetto che nasce dalla inconsueta prerogativa del vetro di Murano. Progetto accolto da una mostra che ne racconta gli aspetti ludici ed artistici, inaugurata a Venezia in concomitanza con la Biennale e sostenuta dalla Berengo Center for the Contemporary Art and Glass in collaborazione con Susan Scherman.

Non solo una mostra quindi, bensì un progetto a tutto tondo ed in costante evoluzione, interpretato e raccontato senza dogmi e preconcetti estetici, laddove importanti designer e artisti della scena contemporanea internazionale, quali Domenico Bianchi, Kiki van Eijk, Vik Muniz, Ted Noten, Patricia Urquiola e molti altri, hanno aderito a questa edizione affrontando il rapporto complesso che lega l’arte al design e all’architettura, riproponendo sul piano critico, questioni tutt’altro che risolte: la funzione d’uso di un oggetto di design, indipendentemente dalle sue qualità formali o estetiche è di per se sufficiente a rendere l’opera estranea allo spirito del tempo? Glasstress, offre in questo modo allo spettatore elementi di riflessione su temi che richiedono una revisione sui dogmi del modernismo, dimostrando quanto siano ancora attuali queste tematiche, che richiedono di essere ulteriormente esplorate.
 
Negli anni ’50, Peggy Guggenheim asseriva la sua visione a proposito del vetro e dei maestri vetrai, sottolineando quanto questo materiale e le sue creazioni, fossero tanto elevate da non poter essere considerati soltanto come degli oggetti decorativi.
 
Dapprima Egidio Costantini ed in seguito Adriano Berengo, hanno proseguito, dando voce a questo concetto. Adriano Berengo, ha di fatto aperto le porte della sua fornace e accolto i Maestri vetrai affinché artisti e designer potessero esprimere la loro creatività per dar vita ad un progetto culturale, sostenuto e prodotto da Venice Projects abile nella scelta e nel coinvolgere designer e artisti del nostro pianeta, affinché esprimano liberamente la loro visione e il loro sogno, applicato su vetro, conferendogli per una volta, un aspetto diversissimo da ciò che siamo abituati a vedere e distogliendoci per un attimo dal luogo comune che associa vetro a decorativo.
 
Un evento che ha tanto da dire e che suscita riflessione ed ispirazione; il primo nel suo genere, la cui peculiarità allarga i confini in tutti i sensi.
La mostra ha accompagnato le creazioni di questa edizione, ai suoni ispirati alla fisicità dei materiali, composti da Max Casacci, musicista, produttore e autore, nonché fondatore della band Subsonica e Vaghe Stelle, giovanissimo produttore e compositore di musica elettronica.
Insieme hanno creato una composizione per Glasstress 2011, utilizzando i rumori delle lavorazioni e i suoni del materiale mescolandoli e ritmandoli, aggiungendo trasparenze armoniche.
 
Opere sonore, che sorprenderanno e saranno parte integrante di questo specialissimo evento, il cui protagonista è il vetro, in bilico tra astrazione e costruzione armonica.

Alessandra Alessi Remedi

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Alessandra Alessi Remedi