Al Cersaie un programma culturale eccezionale che racconta un viaggio che inizia con il ricordo dell’11 settembre 2001, quando Giorgio Bianchi e Renzo Piano sono a New York. Dalla tragedia nasce l’occasione di ripensare il ruolo di questi edifici nel panorama della città, il messaggio che si può e si vuole dare attraverso l’architettura.
Ne risulteranno due progetti diversissimi eppure complementari: un grattacielo « dal volto umano », che con la sua presenza leggera e vibrante è in grado di cambiare con il clima e respirare con il vento. Un edificio caratterizzato da leggerezza, trasparenza e immaterialità; un luogo aperto alla città, come simbolo di un nuovo modo di relazionare spazio privato e pubblico.
Il progetto della Morgan Library è in qualche modo il contrario del New York Times: immaginate di rovesciare un grattacielo, scavando un buco nel sottosuolo di Manhattan. L’edificio è stato costruito infatti nello scisto, la durissima roccia millenaria sulla quale poggia la città, fino ad una profondità di 15 metri. Un cantiere complesso perché si è scavato ad una distanza di soli 25 cm dagli edifici adiacenti.