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La casa non è più una semplice dimora in cui trascorrere il proprio tempo libero, in cui trovare rifugio e in cui sentirsi a proprio agio. Ormai sempre più persone cercano di trasformarla, attraverso l’architettura e il design, in un vero e proprio tempio del benessere. È per questo motivo che gli amanti dell’arredamento, costantemente alla ricerca di nuove soluzioni e tendenze da replicare nella loro abitazione, cercano spunti e idee online e, nell’ultimo periodo, anche sui social network, soprattutto quelli in cui giocano un ruolo fondamentale le foto. Tra le tendenze più ricercate e apprezzate sui social per il 2022 sembrerebbe avere la meglio quella che prevede il raggiungimento del benessere domestico attraverso l’organizzazione precisa e ordinata degli spazi vitali. Questa moda non è altro che il metodo KonMari, così battezzato in onore della sua fondatrice Marie Kondo.
Il metodo KonMari parte da un’idea espressa dalla scrittrice giapponese Marie Kondo, autrice del best-seller “Il magico potere del riordino”. Il libro, che in pochi passi aiuta a migliorare gli spazi abitativi puntando sull’ordine e sull’organizzazione, sembrerebbe essere il punto di partenza della nuova tendenza che sarebbe in grado di portare un grande benessere all’interno dell’abitazione. Il motivo sta nel fatto di optare per un’organizzazione consapevole e infallibile, che permetterebbe di raggiungere l’ordine esteriore e interiore, con conseguenze positive anche a livello psicologico.
Il concetto di “ordine esteriore – benessere interiore” era stato già sviluppato da altre tendenze. Una fra tutte, giusto per fare un esempio, è quella dell’Home Decluttering, che propone di liberarsi da tutto il superfluo per vivere meglio e più felicemente. Il metodo KonMari, sostanzialmente, si pone sulla stessa scia, spingendo verso la sistemazione degli spazi vitali per fare ordine all’esterno e sentirsi bene internamente. Si tratta di una visione che punta alla relazione tra interior design e psicologia, con un occhio sicuramente avanguardista e contemporaneo che ha più a cuore la funzionalità dell’estetica e preferisce la praticità dell’ordine alla ricchezza del superfluo.