Il metodo degli antichi Romani abbatte ogni spesa in bolletta: riscaldi casa per tutto l’inverno

Come riscaldavano le loro case gli antichi Romani? Alcuni possibili spunti direttamente dall’Antichità per risparmiare sui costi della bolletta del gas.

È cosa nota: l’Italia è un popolo di santi, poeti e… risparmiatori che non perdono opportunità per fare economia sul costo delle bollette di luce e gas, quasi un imperativo in tempi di carovita e ristrettezze economiche come quelli che stiamo attraversando. Insomma, ci si ingegna come si può per abbattere le spese.

Ma in che modo gli antichi Romani riuscivano a riscaldare le loro case senza i moderni sistemi – a cominciare dai termosifoni – e mantenere il calore nell’abitazione durante le lunghe e gelide notti invernali? Ecco come facevano i nostri gloriosi antenati a riscaldare casa durante il periodo invernale senza usare i termosifoni.

Ecco come riscaldavano casa i Romani

A inventare i termosifoni è stato un italiano: Pietro da Zanna, che nel 1839 produsse il primo calorifero ad aria compressa poi perfezionato qualche anno più tardi dall’imprenditore italo-russo Franz Karlovich San Galli, che inventò il calorifero ad acqua. Come si riscaldavano invece gli antichi Romani?

Ipocausto a Pompei
Ecco come riscaldavano casa i Romani – designmag.it

Nell’Antichità erano già note forme di riscaldamento “centralizzato”. I primi a inventare qualcosa del genere furono i Greci che verso il quarto secolo avanti Cristo idearono l’ipocausto (letteralmente che “brucia sotto”), un impianto per far circolare l’aria calda prodotta da una fornace esterna in cavità situate nelle intercapedini sotto il pavimento e tra le pareti di casa.

I Romani perfezionarono questa tecnica e crearono il prefurnio (praefurnium), un grande forno installato nel terreno che produceva aria calda ad alta temperatura. Un canale faceva poi convogliare il calore sotto i pavimenti fino all’ipocausto adiacente, formato da piccole pile di mattoni attraverso le quali si scaldava il pavimento delle stanze.

Insomma, era un vero e proprio sistema di riscaldamento centralizzato. La legna era facilmente disponibile e i prezzi per acquistarla erano accessibili, senza contare che si accendeva con facilità e riusciva a mantenere il calore per diverso tempo. Ma non è tutto: i Romani usavano poi tappeti e tende per isolare il calore all’interno della camera da letto. In questo modo riuscivano a prevenire la dispersione del calore verso l’esterno.

Un altro espediente utilizzato dai Romani per riscaldarsi era quello relativo ai materassi, che venivano riempiti di materiali caldi (come la paglia o la lana) in modo da mantenere la lana. Stesso discorso per quel riguarda le coperte, realizzate solitamente con lana o pelliccia, sempre per stare al caldo durante le notti d’inverno.

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