In arrivo delle novità sul Decreto Energia da parte del governo Meloni. Ecco quali saranno le modifiche e cosa comporterà per le famiglie.
Il nuovo Decreto Energia diventa legge. In avvio una riforma per il mercato domestico di luce e gas e per individuare le aree idonee per le energie rinnovabili e per l’energia eolica. Inoltre, l’idea è di dare ai Comuni la possibilità di autocandidarsi per ospitare la discarica nazionale dei rifiuti nucleari. Il ministro dell’Ambiente della sicurezza energetica, Gilberto Picchetto Fratin, ha annunciato il provvedimento nel corso di un convegno a Roma al Gse (la società pubblica per gli incentivi alle rinnovabili).
Il governo ha indicato una data: dal 10 gennaio del 2024 cesserà il mercato tutelato di luce e gas, dove i prezzi sono stati stabiliti dall’autorità pubblica Arera. Gli utenti in regime di maggior tutela dovranno passare al mercato libero, dove si servono già gli altri due terzi. Coloro che non passeranno al mercato libero, si vedranno attribuire un operatore in automatico con il “Servizio a tutele graduali” che durerà altri tre anni.
I bonus per le famiglie e il nuovo Decreto Energia
Il Decreto Energia vuole regolare questo passaggio, inserendo ulteriori tutele per le famiglie, in un momento di incertezza internazionale e di prezzi del gas che aumentano esponenzialmente. Il decreto prevede in particolare, anche per il terzo trimestre 2023, la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas e metano per usi civili e industriali. Inoltre, prevede l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.
Il Decreto Energia prevede anche il rafforzamento del bonus sociale che riduce i costi di di luce e gas per le famiglie meno abbienti, con Isee fino a 15 mila euro fino al 30 settembre 2023. Viene confermato, invece, fino al 31 dicembre 2023, l’innalzamento della soglia Isee per l’accesso al bonus sociale da parte delle famiglie numerose con almeno quattro figli, che dal 1 aprile scorso è passata da 20 a 30 mila euro.
Il provvedimento al quale sta lavorando il ministro Pichetto riguarda anche altri settori di sua competenza. Il decreto legge, dovrebbe intervenire sulla definizione delle aree idonee per le energie rinnovabili e per l’energia eolica. Il pensiero principale del ministro è quello di produrre fonti di energie rinnovabili ed ecosostenibili, senza devastare il territorio naturale del nostro Paese. Inoltre, è stato raggiunto un accordo con il Ministero della Culturale, per distanziare di almeno 3 km gli impianti dai centri abitati.
