Con pochi tocchi da interior design, questo materiale contribuisce a ridisegnare gli spazi, aumentandone la funzionalità e senza folli spese. Qualche idea.
Oggigiorno vanno di gran moda quei programmi televisivi che trasformano la casa appena acquistata o da acquistare in modo tale da accogliere una famiglia, ma soprattutto le sue numerose abitudini da soggiorno d’oltreoceano. Si tratta di una sorta di talent immobiliare, il quale cerca di valorizzare ogni acquisto, evidenziando i punti di forza e i talloni d’Achille nascosti tra le mura domestiche, e da qui ripartire per ottenere un equilibrio concreto con la personalità e le esigenza di chi abiterà la casa.
In fondo, sembra proprio che dalla fase di ristrutturazione inizi la vera sfida verso l’ottenimento di un migliore spazio da abitare. In altre parole, a differenza del passato, l’acquisto immobiliare, sebbene economicamente rilevante, rappresenta in molti casi soltanto l’esordio di un percorso impegnativo in direzione di un’abitazione su misura. Non è un caso che, negli ultimi anni, il ruolo dell’interior design sia in significativa ascesa.
Il cartongesso, perché sceglierlo se si decide di ristrutturare la casa
È noto come l’ambiente venga radicalmente modificato dal tocco di un bravo interior designer (alla bisogna, anche architetto tra molti professionisti), in grado di curare le richieste del cliente traducendole in contributi estetici capaci di prendere vita con una carta da parati, l’aggiunta di un elemento decorativo sul muro, la creazione di una fonte di illuminazione aggiuntiva, o al contrario sottraendo superfetazioni nelle finestre, pavimento o soffitto.
Il fine non dev’essere altro che il riflesso della personalità del proprietario, riscontrabile anche nel benché minimo oggetto d’arredo o nella nuance di una poltrona; meglio ancora se non trapela alcun tradimento neanche dal colore della biancheria nella camera da letto. Ma come accennato, il lavoro si esplicita anche sul piano esclusivo degli spazi, eliminando o aggiungendo pareti, ridefinendo radicalmente o meno la planimetria. Esistono varie tecniche per operare agevolmente e in tempi brevi, agendo essenzialmente sui materiali: il più diffuso per tale scopo è senza dubbio il cartongesso.
Cartongesso, alcuni utilizzi per trasformare gli spazi
Sono molteplici le combinazioni di utilizzo del cartongesso, materiale che consente di ottenere effetti meramente estetici quanto per riformulare la funzionalità di alcuni dispositivi casalinghi. Ebbene, è soltanto un luogo comune quello che vuole il cartongesso come un elemento che sottrae spazio se combinato con la parete. In realtà, sotto il profilo estetico, si è in grado di ottenere risultati che vanno in direzione decisamente opposta.
Si possono rilevare almeno 5 interessanti utilizzi in grado di regalare un nuovo e attraente aspetto ad alcune stanze della casa. Assieme al colore bianco delle pareti, si può ricavare una fonte luminosa tale da valorizzare un ambiente come la cucina. Gli effetti luminosi si fanno ancora più interessanti se alcuni intagli del cartongesso sono inseriti nella camera da letto. Dallo stesso, si possono produrre “gole luminose” per ottenere una luce soffusa che ben si adatta ad un ambiente come il bagno. Inoltre, corregge i “difetti” dell’architettura di un appartamento, ricompattando soffitti troppo alti o riequilibrando le irregolarità strutturali. Un classico intervento è quello invece di progettare librerie a muro, utilissime e belle da vedere. Altrettanto classico è l’utilizzo del cartongesso per nascondere i cavi elettrici.