Uno dei problemi che può compromettere la funzionalità della caldaia è il calcare. Ecco come eliminarlo prima che sia troppo tardi.
Sta per arrivare l’inverno e con questo la necessità di scaldare casa e di avere sempre disponibile acqua calda per lavarsi e svolgere le faccende domestiche. Può succedere però che il calcare abbia ormai riempito la caldaia, compromettendone il funzionamento.
Questo è infatti un problema molto grave e comune che può colpire questo elettrodomestico e che ne riduce l’efficienza, facendo aumentare i consumi e di conseguenza le bollette. Per fortuna è possibile risolverlo prima che sia troppo tardi. Ecco come fare.
Come rimuovere il calcare nella caldaia
Una caldaia pulita ed efficiente è l’ideale per avere caldo in casa, acqua calda ed evitare brutte sorprese in bolletta. Per questo bisognerebbe occuparsi della sua pulizia e manutenzione regolarmente, perché uno dei problemi più comuni in questo elettrodomestico è la presenza del calcare.
Questo può compromettere il corretto funzionamento della caldaia perché, rendendo più difficile il flusso dell’acqua, può bloccare definitivamente la caldaia o farla rompere prima del tempo. Il calcare può infatti rendere meno efficiente l’elettrodomestico, ridurre la pressione dell’acqua, danneggiare le tubature o altre componenti o, ancora, comportare la formazione di ruggine, molto dannosa.
Può anche causare una maggiore rumorosità dell’apparecchio e, soprattutto, l’aumento dei consumi che si ripercuote in bollette più salate a fine mese. Per evitare che la caldaia si riempia di cacare è necessario dunque effettuare una manutenzione periodica dell’elettrodomestico, così che possa vivere più a lungo e consumare meno.
Per prevenire la formazione di calcare la cosa migliore è installare appunto un filtro anticalcare che garantisce una maggiore efficienza dell’apparecchio nel tempo. L’importante, prima dell’acquisto e dell’installazione, è consultare un esperto che consiglierà il filtro anticalcare migliore in base al modello di caldaia che si ha a casa.
Si può procedere poi alla pulizia chimica, specie se la caldaia è vecchia. In questo caso però bisognerà rivolgersi ovviamente ad un professionista che può effettuare la pulizia di tutto l’apparecchio oppure decidere, in base alle proprie valutazioni, di sostituire lo scambiatore intasato.
Insomma, la manutenzione regolare di questo apparecchio è la chiave fondamentale per prevenire la formazione del calcare che, come visto, può risultare molto dannoso per la caldaia. Soltanto così potrà rimanere sempre efficiente nel tempo, mantenendo bassi i consumi e, di conseguenza, anche le bollette.