Bosco Verticale, architettura per la rigenerazione dell’ambiente urbano a Milano

Il Bosco Verticale è diventato uno dei simboli di Milano e nel corso degli anni ha vinto numerosi premi, andiamo a scoprire da vicino il grattacielo progettato dall'architetto Stefano Boeri.

Il Bosco Verticale a Milano rappresenta uno dei primi esempi di architettura ecosostenibile in Italia, realizzato su progetto dell’architetto Stefano Boeri, professore presso il Politecnico di Milano, membro del comitato scientifico di Skolkovo Innovation Center a Mosca, presidente della Triennale di Milano dal 2018, nonché già direttore della rivista specializzata Abitare fino al 2010 e autore di numerosi volumi.

Nel 2014 il Bosco Verticale di Milano vinse l’International Highrise Award, aggiudicandosi il primo posto come edificio alto più bello e innovativo del mondo. Alla giuria piacque per la sua capacità di integrare architettura e natura in un complesso residenziale. L’anno seguente fu il Council on Tall Buildings and Urban Habitat promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago a decretare il Bosco Verticale come il grattacielo più bello del mondo.

Un’idea innovativa per l’epoca, che poi in seguito è stata riproposta in diversi altri progetti e che sottolinea non solo il bisogno umano di essere in simbiosi con l’ambiente ma anche una via praticabile per un’edilizia ecosostenibile che salvaguardi l’ambiente e il pianeta.

Come è costruito il Bosco Verticale

Il progetto fu creato in un’ottica di rigenerazione dell’ambiente urbano senza che questo implicasse un espansione a macchia d’olio della città nel territorio. Si trattava già all’epoca di un nuovo modello di densificazione in altezza del verde e del costruito all’interno della città.

Bosco Verticale esempio di design biofilico
Bosco Verticale, edificio simbolo del design biofilico – designmag.it

D’altronde il tema di ricostruire un rapporto tra natura e città nel territorio era già caro a Stefano Boeri, uno dei più famosi architetti al mondo che ancora prima aveva appoggiato, tra le altre, l’idea della rinaturalizzazione dei bordi delle grandi aree urbane e metropolitane con i cosidetti Metroboschi.

Come appare oggi

Oggi il Bosco Verticale è simbolo del design biolifico, ci appare come un complesso architettonico nel centro di Milano Porta Nuova ai margini del quartiere Isola, formato da due torri residenziali di 80 e 112 metri. I grattcieli ospitano 113 appartamenti, ciascuno è dotato di balcone proprio o terrazzo. In ognuno di questi crescono alberi di media e grande altezza, piante perenni e tappezzanti, cespugli e arbusti. Ci sono oltre 100 specie diverse che equivalgono a circa 20mila metri quadrati di foresta.

alcuni balconi del bosco verticale a Milano pieni di alberi
Bosco Verticale di Stefano Boeri – designmag.it

In più, questo progetto architettonico di ecodesign ottimizza, recupera e produce energia. Aiuta a costruire un microclima e a filtrare le polveri sottili prodotte nell’ambiente urbano. La diversità delle piante e le loro caratteristiche producono umidità, assorbono CO2 e polveri generando ossigeno. E poi proteggono dall’irraggiamento e dall’inquinamento acustico, garantendo comfort nell’abitare e risparmiando energia insieme.

Gli appartamenti offrono varie soluzioni abitative, con terrazze di grandezza variabile in grado di soddisfare il piacere di vivere in un giardino. Si gode di vedute mozzafiato sulla città. Non a caso proprio questo grattacielo fa parte di uno dei quartieri vip a Milano dove vivono tanti personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport.

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