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Il Bosco Verticale è il grattacielo più bello del mondo: l’ha deciso il Council on Tall Buildings and Urban Habitat promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago, che promuove ogni anno il grattacielo più bello di ogni continente e infine il vincitore assoluto. Già premiato nel 2014 con l’International Highrise Award 2014, il Bosco Verticale, progettato dallo Studio Boeri, diventa un simbolo a livello mondiale, di quella che può essere la nuova architettura eco-sostenibile.
Dopo la notizia, Stefano Boeri afferma: “Dopo il premio internazionale di Francoforte del 2014, il riconoscimento planetario del Council on Tall Buildings and Urban Habitat di Chicago è la conferma che il Bosco Verticale è diventato una icona dell’architettura internazionale contemporanea. Sono felice per Milano, che ha oggi un simbolo del suo rilancio e per la cultura e l’architettura italiana, che confermano un momento di grande innovazione.”
Il suo progetto innovativo venne inizialmente contestato e criticato. Forse troppo visionario e aldilà delle normali aspettative? Ebbene Boeri ha saputo guardare oltre, trovando nell’architettura la risposta a un problema di eco-sostenibilità a livello mondiale: un edificio in grado di far respirare la città che lo ospita, di migliorare lo stile di vita dei suoi abitanti e di valorizzare il contesto urbanistico.
La motivazione con cui è stato assegnato il premio è stata proprio questa: “Il Bosco Verticale è un esempio unico nell’utilizzo del verde in altezza e in proporzione. La facciata vivente dell’edificio, che incorpora numerosi alberi e oltre 90 specie di piante, svolge il ruolo di interfaccia attiva per l’ambiente circostante. Ciò che rende l’idea eccezionale è l’azione delle piante, che agiscono come estensione della copertura esterna dell’edificio”.
Il Bosco Verticale di Milano ha ispirato nuovi progetti gemelli, come il Bosco Verticale gemellato a Losanna, in Svizzera sempre dallo Studio Boeri. “La Tour de Cedres”, questo il nome dell’edificio che ospiterà 100 alberi di quattro specie di cedro, 6 mila arbusti e 18 mila piante perenni, ricadenti e tappezzanti. Il progetto partirà nel 2017: staremo a vedere!