Il design degli interni ha di certo il compito di valorizzare i nostri ambienti, ma parallelamente deve anche riuscire a renderli più funzionali, assecondando non solo l’evoluzione dei gusti ma anche le necessità di una filosofia dell’abitare che sta rapidamente mutando.
Il cambiamento in atto è dettato in larga parte da una tendenza alla diminuzione degli spazi interni, ossia ad una riduzione della metratura quadrata degli appartamenti. Le case sempre più piccole rispondono meglio ai nuovi trend del mercato immobiliare e dell’urbanizzazione, e come è facile intuire il tutto ha coinvolto anche la zona notte e la camera da letto, con un adeguamento inevitabile.
Il letto, ossia l’arredo cardine attorno al quale tutto questo ambiente di casa si sviluppa è stato oggetto di profonde revisioni del suo stesso concept, al fine di trasformarlo in un elemento di arredo multifunzionale, e la risposta è stata quindi l’affermazione sempre più diffusa e convinta del letto con box contenitore.
Perché conviene scegliere un letto contenitore?
Il letto con box contenitore risponde in maniera eccellente a entrambe le istanze alle quali abbiamo accennato nell’introduzione. In primo luogo, l’abbandono di forme troppo elaborate ed ingombranti trova pieno riscontro nelle linee più minimali e squadrate di questo tipo di letti, che offrono così un ottimo recupero dello spazio disponibile.
Oltre all’aspetto, i letti contenitore garantiscono una particolare praticità di utilizzo nelle funzionalità quotidiane perché sono muniti di una robusta struttura, in genere più alta rispetto a quelle standard, il che agevola e rende meno faticoso per la schiena il cambio delle lenzuola.
Il vero plus di questo tipo di letti, però, è rappresentato dall’ampio vano ricavato sotto la rete, che diventa a tutti gli effetti un mobile contenitore che si aggiunge ad armadi o cassettiere per stivarvi oggetti o abiti ingombranti ottimizzando così ogni centimetro quadrato della camera da letto. Come è facile apprendere da questo nostro articolo, tutti i più rinomati marchi di arredamento hanno puntato su questo tipo di soluzione, integrandola nei loro cataloghi con proposte versatili e di diverse misure.
Vanno però presi in considerazione alcuni parametri per orientarsi nella scelta del miglior letto contenitore.
Come scegliere il letto contenitore?
Ci sono dei criteri ben saldi da valutare nel confronto tra i diversi modelli di letti contenitore, che riguardano la solidità della struttura e di conseguenza la sua durata nel tempo. Si tratta infatti di un complemento di arredo sottoposto a sollecitazioni anche intense, per cui una scelta al risparmio non è mai consigliata. I due principali parametri che determinano la qualità di un letto contenitore sono la solidità del meccanismo di apertura e la robustezza del vano contenitore, in special modo quella del fondo.
Il meccanismo di apertura
Ciò che permette a rete e materasso di sollevarsi e dare accesso al vano sottostante è un complesso meccanismo di leve e pistoni che devono essere realizzati in materiali di prima scelta ed ingegnerizzati in modo tale da rendere il sollevamento il più semplice possibile, senza compiere sforzi, ma anche per non perdere funzionalità col passare del tempo.
Recarsi in un negozio per l’acquisto di un letto contenitore per testare con mano questa robustezza, come è ad esempio possibile fare nella catena di store specializzati Bed&Well, è un ottimo stratagemma per compiere una scelta consapevole, in quanto si ha la possibilità di provare il letto nella sua interezza, equipaggiato con materasso e tutti gli altri complementi, simulando così un contesto domestico e vicino alle reali condizioni di utilizzo.
Il vano contenitore
Va prestata anche molta attenzione alla composizione del vano contenitore: è preferibile orientarsi su strutture in legno, anche se più costose, o al massimo in multistrato, ma soprattutto va prestata attenzione alla solidità del fondo, che deve essere spesso e robusto, in grado di sostenere il peso di ciò che contiamo di riporvi senza deformarsi.
Diversi modelli di letti contenitore
Questa tendenza ad arredare la camera da letto con un letto contenitore non ha coinvolto solo le coppie, e di conseguenza i letti matrimoniali. Oggi infatti questo tipo di struttura viene proposta anche per i letti singoli, per quelli a una piazza e mezza e persino per i cosiddetti letti alla francese, con la rete di 140 cm di larghezza.
Le motivazioni, stando a quanto esposto fino ad ora, sono evidenti: se non si sa dove tenere le coperte o le grandi scatole che contengono gli abiti del cambio di stagione, perché non sfruttare una porzione della camera da letto che in genere resta inutilizzata?
L’unico punto a sfavore dei letti contenitore è dettato da una certa comprensibile difficoltà di accesso allo spazio sottostante per una pulizia più accurata, tuttavia i modelli più evoluti in commercio permettono, previa la rimozione del fondo, di intervenire con successo anche per ovviare a questo inconveniente.