Andiamo alla scoperta dei ristoranti più antichi di Roma, i locali che non hanno temuto il passare del tempo e che offrono ancora cucina di alta qualità
I buongustai alla ricerca dei sapori autentici e genuini dei piatti della tradizione non perderanno l’occasione di visitare i ristoranti più antichi di Roma, locali che nel tempo sono diventati dei veri e propri simboli della romanità più verace.
Per conoscere la storia della Città Eterna potete fare un giro in questi ristoranti oltre a visitare i classici monumenti e i luoghi più iconici della città. Questi che trovate di seguito meritano davvero una visita.
Quali sono i ristoranti più antichi di Roma
La Campana. Questo è riconosciuto come il locale di ristorazione più antico di Roma. La sua fondazione risale al 1518 circa. Si trova in pieno centro, in vicolo della Campana, strada cui ha dato il nome, tra via della Scrofa e Piazza Nicosia.
Fino alla fine del 1800 divenne locanda di riferimento per i forestieri di passaggio che vi si fermavano per organizzare viaggi e spostamenti. Probabilmente è proprio per questo che come simbolo del ristorante fu scelta una carrozza.
Nei vari secoli di storia il Ristorante La Campana arredato in perfetto stile classico ha ospitato personaggi illustri come Caravaggio e Goethe che ne parlò pure in un suo romanzo.
In tempi più recenti hanno mangiato alla Campana anche Picasso e Guttuso, Pasolini, Pagliarani. E poi Callas, Albero Sordi, Anna Magnani, Federico Fellini e personaggi politici italiani e stranieri.
La Matriciana. Nata come trattoria nel 1870, anno dell’annessione di Roma al Regno d’Italia, divenne il luogo di ritrovo di cantanti e artisti dieci anni più tardi, quando nel 1880 aprì i battenti il Teatro Costanzi, poi Teatro Reale dell’Opera nel 1928.
È tra i locali storici d’Italia e si trova in Via del Viminale. Il locale conserva ancora l’antica struttura, lo stile vintage degli arredi antichi e all’interno è custodita una cabina telefonica degli anni Trenta del Novecento.
Un altro dei ristoranti più antichi di Roma è la Fiaschetteria Beltramme. Aperto dal 1886 da Beltramme Moscardini, fu Cesare Guerra detto Cesaretto a rilevarlo negli anni ’30 per poi passarlo al figlio Luciano.
Il locale è una sorta di museo. Infatti molti degli artisti che la frequentarono negli anni (tra cui De Chirico e Guttuso, Schifano, Burri, Maccari, Moravia, Pasolini, Cavani, Soldati e Ennio Flaiano) hanno lasciato numerose opere che sono esposte sui muri.
Il locale, lungo e stretto con pochi tavoli, si trova in via della Croce, alle spalle dell’Ara Pacis. E dal 1980 sta è dichiarato di valore rilevante ai sensi della legge sulla tutela delle risorse di interesse artistico e storico. Uno dei ristoranti più particolari di Roma che merita una visita.