[galleria id=”2121″]Horm è una casa a cui piace sperimentare soluzioni nuove con il legno, sia dal punto di vista tecnologico che da quello formale e questo cassettone Comrì ne è un esempio. Così, i cassettoni di Horm, nati nel 1998, si arrichiscono di una nuova versione, preziosa e funzionale ampliando di fatto le opportunità di utilizzo offerte da questa tipologia di prodotto, piuttosto classica in genere. Il corpo ed i frontali sono in MDF ultralight laccato bianco ad eccezione di uno che costituisce un elegante inserto, una piccola porzione della panca Ripples di Toyo Ito che torna per caratterizzare l’aspetto del front.
Lo si riconosce dalla sovrapposizione di sei essenze lignee scavate da un invisibile sfera che lascia la sua impronta. L’idea è di cambiare almeno un po l’immagine di Comò che siamo da sempre abituati a pensare e vedere per renderne il disegno più ludico e contemporaneo. Si tratta di un oggetto semplice e raffinato in cui il segno grafico di Horm è visibile nei piccoli accorgimenti: nella sottile ombra disegnata dagli otto cassetti di cui uno a doppia profondità, diversi per dimensione e in quella piccola eccezione, come dicevamo prima.
I cassetti e i distanziali sono in alluminio per scorrere meglio lungo le guide e la funzionalità del raffinato vassoio in stile Rippless si concretizza nella ricchezza dei molti scomparti, più o meno piccoli, pronti ad accogliere anelli e collane oltre che orologi ed occhiali.
Il nome Comrì vuole ricordare le due origini di questo prodotto Horm: COM è la radice di Comò, padre tipologico e RI rimanda a Ripples, progenitore estetico.