Il Superbonus continua a regalare brutte sorprese ai fruitori dello sconto. C’è un pagamento inaspettato di cui tener conto.
La misura edile nota con il nome di Superbonus non ha mai avuto vita facile. Nel tempo è stata modificata spesso e ha rappresentato un bel problema per tanti cittadini a causa dei cavilli burocratici e delle variazioni in corso d’opera. Ora arriva una nuova beffa.
Chi è riuscito a ristrutturare casa con il Superbonus 110% senza incorrere in problematiche deve sentirsi un miracolato. Tante famiglie desiderose di risparmiare molti soldi si sono ritrovare con grosse cifre da pagare, obblighi da ottemperare, spiegazioni da fornire e da richiedere per andare avanti con i lavori. Questa misura non è stata ideata nel modo corretto e tenendo conto di tutte le conseguenze che avrebbe comportato per lo Stato, soprattutto sul piano economico.
Abbiamo assistito allo stop della cessione del credito e dello sconto in fattura e alla riduzione graduale delle aliquote, fattori che hanno reso il Superbonus sempre meno attraente per gli italiani. Nel 2024 l’aliquota è del 70% per i condomini mentre i proprietari di villette non hanno più l’accesso alla misura. Una beffa per chi ha ristrutturato casa, poi, è stata resa nota da poco dal Ministro dell’Economia Giorgetti.
IMU più alta per chi ha ristrutturato casa con il Superbonus
La notizia è di tasse più alte per chi ha sfruttato il Superbonus per ristrutturare casa, rinnovarla e aumentare la classe energetica dell’abitazione. Terminati i lavori il valore dell’immobile è cresciuto e di conseguenza dovranno crescere anche le tasse da corrispondere. Nella Legge di Bilancio 2025, dunque, probabilmente ci saranno brutte sorprese per tanti italiani.
Tra le misure un adeguamento della rendita catastale delle abitazioni ristrutturate grazie al Superbonus. L’intento del Governo è di recuperare risorse per finanziare interventi necessari all’Italia tramite i sacrifici di chi più permetterseli – queste le parole del Ministro Giorgetti. Ad oggi è già attiva una norma che stabilisce che la rendita catastale debba essere adeguata se si è usato il 110% così come va cambiata la base del calcolo delle tasse come IMU e le imposte di compravendita.
Verranno avviati controlli per verificare che la normativa sia seguita e c’è di più, potrebbe estendersi anche ai Bonus edili ordinari. La prossima Manovra, dunque, vedrà diverse novità che coinvolgeranno i proprietari di abitazioni ristrutturate al fine di recuperare un gettito importante che servirà per rendere permanente il taglio del cuneo fiscale, gli sgravi IRPEF, la decontribuzione per le mamme lavoratrici.