Quando acquistiamo una porta blindata, siamo davvero al sicuro da qualsiasi tentativo di scasso? Ebbene dipende: scopriamo da cosa.
Se stiamo considerando la possibilità di aumentare la sicurezza di casa, del nostro negozio oppure del nostro ufficio, uno degli elementi che per primi potrebbero venirci in mente è quello della porta blindata. Nell’immaginario collettivo, la porta blindata è assurta da decenni a sinonimo di “impenetrabilità”, in grado di garantire sicurezza e protezione praticamente da qualsiasi tipo di effrazione.
Tuttavia occorre prestare attenzione ed operare gli opportuni distinguo: perché non tutte le porte blindate garantiscono lo stesso tipo di protezione e “gettarci alla cieca” verso un modello qualsiasi, magari perché in offerta straordinaria per un limitato periodo di tempo, può risultare uno spreco di soldi e di tempo anche piuttosto significativo.
Nel corso dei decenni il settore è evoluto notevolmente ed ha introdotto sul mercato modelli sempre più d’avanguardia, in grado di soddisfare anche differenti gusti in termini di estetica e di unire al comfort aggiunto di sicurezza anche proprietà isolanti (in termini di acustica) e coibentanti (in termini di calore e temperatura), sempre più attente e rispettose dell’ambiente. Ma, in quanto a sicurezza, ciò su cui dobbiamo concentrarci innanzitutto è uno specifico parametro: ovvero la classificazione.
Le porte blindate attualmente presenti sul mercato possono appartenere a sei diverse categorie o classi, a partire dalla classe 1 fino ad arrivare alla classe 6. La classe 1 è la classe di base, efficace per i malintenzionati che tentino di eseguire uno scasso utilizzando esclusivamente la forza fisica. La classe 2, invece, resiste a scassi perpetrati con attrezzatura semplice, come ad esempio cacciaviti e tenaglie.
È a partire dalla classe 3, però, che la tecnologia di blindatura si fa più “inespugnabile”: le porte blindate di classe 3, infatti, garantiscono un’ottima resistenza ai tentativi di scasso e d’intrusione effettuati con attrezzi specifici, come ad esempio il piede di porco. Dunque sono senz’altro ideale per immobili al cui interno vengano custoditi beni di un certo valore. Tuttavia, se cerchiamo di proteggere immobili localizzati in contesti isolati, potrebbero non essere sufficienti.
In questi contesti, infatti, proprio a motivo della loro lontananza da centri abitati, i malfattori potrebbero utilizzare anche trapani e seghe elettriche che, pur essendo rumorose, proprio a causa dell’isolamento potrebbero essere impiegati senza problema. Ecco quindi che la classe 4 risulta in questi casi la più adeguata. Infine, le classi 5 e 6 sono ideali ad esempio per le gioiellerie, oppure i caveau, perché a prova di esplosivo. In altre parole: ad ognuno il suo, in base alle specifiche necessità.