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Hai già fatto l’albero di Natale? La psicologa spiega il vero motivo e cosa significa

Sono molte le persone che anticipano gli addobbi natalizi; a dare una risposta a questo atteggiamento è ancora una volta la psicologia.

Non è nemmeno finito novembre e già si respira aria di Natale. C’è chi ha tirato fuori puntale, lucine e palline e ha già dato vita a un albero che illuminerà il salotto fino all’Epifania. Nel frattempo, le vetrine dei negozi non stanno certo a guardare: decorazioni scintillanti, renne luminose e fiocchi di neve sono un invito nemmeno troppo velato a immergersi subito nell’atmosfera natalizia.

Da una parte, è facile pensare che si tratti solo di marketing. E un po’ è vero: le aziende sanno bene come stimolare i clienti, invogliandoli ad acquistare con largo anticipo. In altri casi, è una corsa contro la concorrenza: chi si fa notare per primo, spesso vince. Ma quando il Natale entra così presto nelle nostre case, le ragioni non si fermano al marketing. C’è un bisogno più profondo che solo la psicologia può spiegare.

Fare l’albero prima del solito: il motivo spiegato dagli esperti

In molte famiglie italiane, l’8 dicembre è una data sacra: il giorno in cui si fa l’albero di Natale. Eppure, negli ultimi anni, questa abitudine si è spostata sempre più indietro. C’è chi non aspetta nemmeno di archiviare Halloween e si mette già a decorare. Ma perché questa voglia di anticipare?

Fare l’albero prima del solito: il motivo spiegato dagli esperti – designmag.it

Secondo lo psicologo Steve McKeown, la risposta è tutta nei ricordi. Le decorazioni natalizie riportano alla mente i momenti più felici della nostra infanzia: la magia dell’attesa, l’entusiasmo per i regali, le cene in famiglia. Fare l’albero in anticipo diventa un modo per rivivere quei sentimenti, un rifugio contro lo stress quotidiano.

Per chi ha vissuto mancanze o periodi difficili, è ancora più chiaro: quelle luci colorate e quel profumo di Natale sono un gesto simbolico che aiuta a colmare un vuoto. Non è solo nostalgia, ma un vero e proprio tentativo di riportare serenità.

Non è tutto. Secondo molti esperti, decorare l’albero ha effetti positivi anche sul nostro corpo. L’attività stimola il rilascio di ormoni come serotonina, dopamina ed endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”. Ecco perché addobbare ci rilassa, ci rende più sereni e, in un certo senso, ci fa sentire al sicuro.

Un altro vantaggio? Godersi più a lungo l’atmosfera di festa. Una casa decorata sembra più accogliente, più calda. È un luogo che invita a rilassarsi, magari con una cioccolata calda e qualche biscotto al burro.

E non finisce qui: fare l’albero in anticipo può addirittura migliorare i rapporti con gli altri. Uno studio del Journal of Environmental Psychology dimostra che una casa decorata viene percepita come più accogliente, e i suoi abitanti come persone amichevoli e disponibili. Questo aiuta a rafforzare i legami familiari e a creare un senso di comunità, persino con i vicini.

Insomma, decorare l’albero in anticipo è molto più di una semplice tradizione. Si tratta di un gesto che racconta felicità, calore e un bisogno profondo di serenità. È un po’ come risvegliare il nostro lato più infantile, quello che ancora crede nella magia del Natale.

Dunque, sono tanti i benefici, ma se ancora non lo avete ancora fatto, ecco qui alcune proposte in trend per l’albero di natale e gli addobbi natalizi 2024/2025. Si parte dalle decorazioni fai da te da realizzare con le pigne, passando dagli addobbi natalizi Ikea 2024, e finendo per le idee tutte shabby chic per decorare la propria casa.

Daniela Guglielmi

Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.

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Daniela Guglielmi