Da Hong Kong arriva un nuovo materiale che ci farà dire addio a condizionatori e ventilatori: la ceramica “miracolosa” che raffredda la casa.
Con l’arrivo dell’estate l’accensione dei condizionatori provoca picchi di consumi energetici, un innalzamento importante delle bollette e naturalmente rischi continui di black out. Oltre a questo, i condizionatori provocano indirettamente l’insorgere di malanni stagionali “fuori stagione”, come raffreddori, bronchiti, febbri e dolori muscolari tipici degli stati influenzali.
Proprio per questo motivo la ricerca scientifica sta cercando di mettere a punto strategie e materiali in grado di evitare la necessità di un raffrescamento attivo delle abitazioni, optando piuttosto per la dispersione del calore in eccesso per evitare che l’esterno della casa si surriscaldi finendo per far alzare la temperatura anche negli ambienti interni.
Una novità che promette di essere davvero rivoluzionaria arriva da Hong Kong, dove i ricercatori hanno creato una ceramica raffrescante che promette di abbassare di un quinto i costi energetici per il raffrescamento delle case.
Nella maggior parte del mondo occidentale, i tetti delle case sono realizzati in tegole di cotto o coperture di ardesia, senza dimenticare naturalmente le coperture anti infiltrazioni dei terrazzi, che spesso vengono addirittura coperti con l’asfalto.
Questi materiali, che risultano ottimi dal punto di vista della resistenza agli agenti atmosferici, hanno però un’altissima assorbenza di calore. Come sappiamo benissimo, infatti, l’asfalto e il cotto diventano roventi se esposti al sole diretto per lungi periodi di tempo. In questo modo trasmettono calore anche all’interno della casa, costringendoci di fatto a utilizzare metodi di raffrescamento attivo come i condizionatori, per abbassare la temperatura.
A Hong Kong è stato messo a punto un materiale ceramico ispirato al carapace dei coleotteri, cioè al guscio di un particolare tipo di scarabeo. Questo materiale, estremamente poroso, è di un bianco pressoché assoluto, colore che risulta particolarmente riflettente. Riflettendo quasi completamente i raggi solari la cooling ceramic disperde il calore invece di accumularlo. Posto sui tetti delle abitazioni, permetterà di creare delle ampie superfici riflettenti che impediranno al calore di accumularsi all’interno della struttura dell’edificio.
Stando ai calcoli effettuati, negli edifici il cui tetto è stato rivestito con questo materiale, il consumo di energia elettrica per il raffreddamento degli spazi abitativi è calato del 20%. Se l’utilizzo di questo materiale si diffondesse, soprattutto nei Paesi molto caldi e densamente popolati, il consumo energetico globale si abbasserebbe in maniera davvero notevole. Non resta che attendere che la cooling ceramic sbarchi anche in Italia!