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Gio Ponti: mobili e arredi famosi del maestro dell’architettura e design italiano

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Alla scoperta dei mobili e degli arredi famosi di Gio Ponti, il maestro dell’architettura e design italiano. Alle grandi opere architettoniche firmate dall’artista milanese come il Grattacielo Pirelli, chiamato anche Pirellone, in Piazza Duca d’Aosta, vanno annoverate anche soluzioni d’arredo entrate nelle più belle case italiane e non. Gli esempi più eclatanti sono ovviamente le sue abitazioni a Milano, in via Randaccio, in via Brin e in via Dezza. Maestro dell’industrial design italiano, Gio Ponti propone arredi e complementi dalle linee pulite e dal gusto sofisticato ma moderno.

Nel campo dell’arredamento e del design Gio Ponti ci ha lasciato opere intramontabili: dalle lampade per FontanaArte alle sedute per Cassina passando per gli accessori per la tavola per Christofle e Richard Ginori, i grandi brand che hanno voluto collaborare con l’architetto milanese sono tanti.

Le poltrone firmate Gio Ponti

Dal 2012 Molteni&C ha scelto di dare vita alla Gio Ponti Collection con una riedizione di mobili e arredi disegnati dall’artista che una volta facevano bella mostra di se nelle abitazioni private più chic. Gli eredi Ponti e la direzione artistica dello Studio Cerri & Associati ha scelto alcuni fra i pezzi migliori e anno dopo anno li inserisce nel catalogo Molteni.
D.153.1 – Molteni & C

Nella Gio Ponti Collection di Molteni&C, la poltrona D.153.1 disegnata nel 1953 vista nella casa privata di Gio Ponti in via Dezza a Milano. Presentata al Salone del Mobile 2012, ha una struttura in ottone satinato e un rivestimento a scelta in pelle o in tessuto Rubelli.

Dezza – Poltrona Frau

Poltrone, ma anche divani progettati per Poltrona Frau, fra cui la linea Dezza disegnata nel 1965 e caratterizzata da una particolare ricerca nella direzione della comodità e della leggerezza. Con i piedi in frassino e il rivestimento a scelta fra la pelle e il tessuto, è un arredo evergreen fra i più noti del design italiano.

[npleggi id=”https://www.designmag.it/articolo/poltrona-frau-seduta-dezza-un-storico-di-design-firmato-gio-ponti/3653/” testo=”Poltrona Frau: seduta Dezza, un arredo storico di design firmato Gio Ponti”]

Le sedie progettate da Gio Ponti

Gio Ponti è stato una figura di spicco anche per Cassina, che oggi ha in catalogo due delle sedie firmate dall’architetto: la 646 e la 699, note con il nome di Leggera e Superleggera.

[npleggi id=”https://www.designmag.it/articolo/sedie-cassina-la-superleggera-di-gio-ponti/7589/” testo=”Sedie Cassina: la Superleggera di Gio Ponti”]

646 Leggera – Cassina

Dal 1952, Leggera trova spazio in molte case. Una seduta dalla forma semplice, è comunque diventata un’icona del design grazie proprio alla sua elegante semplicità. Realizzata in legno massello di frassino, propone una serie di varianti di colore e di materiali per poter essere inserita in qualsiasi contesto, sia abitativo che contract.

Le lampade di Gio Ponti

Gio Ponti collabora anche con FontanaArte nell’ideazione di mobili e lampade dal design puro e lussuoso, e con Pietro Chiesa arrivò anche a seguirne la direzione artistica dell’azienda.
0024 – Fontana Arte

La lampada a sospensione 0024 Fontana Arte è disegnata fissando su una struttura in ottone cromato una successione di dischi in vetro trasparente e un diffusore cilindrico centrale in vetro sabbiato.

Lo stesso concetto viene ripreso dall’architetto anche per il tavolino 0024 Fontana Arte, anch’esso da considerare uno degli arredi cult di Gio Ponti.

Le ceramiche di Gio Ponti

La ceramica è un materiale caro a Gio Ponti, che nell’arco della sua vita aveva anche assunto la direzione della storica Manifattura Richard Ginori, lasciandoci splendidi esempi di vasi, piatti e altri oggetti per la casa.

Ma l’architetto non si è dedicato solo all’arte della tavola e della casa e ha continuato a mettere la sua firma su oggetti ceramici per vestire gli ambienti, collaborando con l’ex Ceramica D’Agostino. Un esempio del lavoro di Ponti in questo campo sono le ceramiche disegnate nel 1962 per l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento decorate da combinazioni geometriche e utilizzate per rivestire le camere, la hall, la reception, il bar e il ristorante.

Anna Franceschi

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