Nel cuore pulsante di Marrakech, tra i colori vivaci dei souk, sorge Villa Oasis, un luogo che incarna la passione, la creatività e l’amore uno dei più grandi couturier del XX secolo: Yves Saint Laurent. Il designer e il suo compagno e socio Pierre Bergé si innamorarono di Marrakech durante il loro primo viaggio insieme nella città nel 1966.
All’epoca, Marrakech era una meta esotica e relativamente sconosciuta, lontana dalle rotte turistiche più battute. La città, con i suoi colori vibranti, l’architettura tradizionale e l’atmosfera magica, colpì profondamente l’immaginazione di Saint Laurent, che trovò in quei paesaggi una fonte inesauribile di ispirazione per le sue collezioni.
Il Marocco divenne presto un rifugio per la coppia, un luogo dove potevano allontanarsi dal frenetico mondo della moda parigina e ritrovare serenità e ispirazione. Fu in questo contesto che nel 1980 Yves Saint Laurent e Pierre Bergé acquistarono il Jardin Majorelle per salvarlo dal decadimento e dalla distruzione. La coppia, che possedeva due lussosi appartamenti a Parigi, uno dei quali in rue de Babylone, oltre a Château Gabriel a Benerville sur Mer in Francia e a svariate altre dimore di lusso, decise dunque di trascorrere lunghi periodi nella villa di Jacques Majorelle, che ribattezzarono Villa Oasis.
Fondato negli anni ’20 dal pittore francese Jacques Majorelle, il Jardin Majorelle, che si estende su 9.000 metri quadri, è uno dei giardini più incantevoli e misteriosi del Marocco. Creato nel corso di quarant’anni, è racchiuso da mura esterne e consiste in un labirinto di vicoli incrociati su diversi livelli e di edifici dai colori audaci che fondono influenze Art Déco e moresche.
Jacques Majorelle concepì questo grande e lussureggiante giardino come un santuario e un “laboratorio” botanico. Nel 1922, iniziò a piantarlo con esemplari botanici esotici provenienti dagli angoli più remoti del mondo.
Oggi il Jardin Majorelle è un’oasi di tranquillità caratterizzata da una varietà di rare piante esotiche provenienti da diverse parti del mondo tra cui cactus, palme, banani, bambù, salici, gelsomini, agavi e ninfee.
È famoso anche per le fontane e per il caratteristico blu Majorelle, un blu acceso che ha ispirato molte delle creazioni di Saint Laurent. Come ha rivelato proprio il grande designer francese: «Per molti anni, il Jardin Majorelle è stato per me una fonte infinita di ispirazione e ho spesso sognato i suoi colori unici».
La connessione di Saint Laurent con il giardino è così profonda che dopo la sua morte avvenuta a Parigi il 1° giugno 2008 le sue ceneri sono state disperse nel giardino stesso, rendendolo un luogo di memoria e celebrazione della sua vita e carriera.
Accanto al giardino si trova il Museo Yves Saint Laurent dedicato alla vita e all’opera dello stilista. Un’attrazione imperdibile per gli amanti della moda e della cultura. La struttura è stata progettata dal rinomato studio di architettura francese Studio KO, che ha curato le ristrutturazioni di alcune delle case da sogno più spettacolari del mondo, e si distingue per il suo design moderno e accattivante, che si integra perfettamente con l’ambiente circostante.
Al suo interno ospita una vasta gamma di opere, tra cui abiti iconici, schizzi, fotografie e accessori che raccontano la storia della carriera di Yves Saint Laurent. Le esposizioni sono curate in modo da offrire un percorso retrospettivo che evidenzia l’evoluzione del suo stile e la sua influenza nel mondo della moda.
Oltre a questa mostra permanente il museo organizza inoltre anche mostre temporanee tematiche che approfondiscono vari aspetti della sua opera e del suo impatto culturale. All’interno si trova anche una biblioteca, l’Auditorium Pierre Bergé, un bookshop ed il Café Le Studio.
Il giardino ospita anche il Museo Pierre Bergé delle Arti Berbere, dedicato alla storia e all’espressione artistica del popolo più antico del Nord Africa. Oltre 600 oggetti raccolti dalle montagne del Rif al Sahara da Pierre Bergé e Yves Saint Laurent attestano la ricchezza e la diversità di questa cultura vibrante, che è ancora molto viva oggi. Il Musée Pierre Bergé des Arts Berbères è aperto tutti i giorni dalle 08:30 alle 18:00, ultimo accesso consentito alle 17:30.
Il Giardino Majorelle è aperto tutti i giorni, con orari che variano a seconda della stagione. Da ottobre ad aprile, il giardino è accessibile dalle 8:00 alle 17:30, mentre da maggio a settembre gli orari si estendono fino alle 19:00. Per evitare le folle è consigliabile visitare il giardino al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando ci sono meno visitatori.
Prenotare i biglietti in anticipo può aiutare a ridurre i tempi di attesa. La cosa migliore è acquistare un biglietto combinato che include l’ingresso al giardino e al museo. Il costo del biglietto per il museo è di 15 euro, mentre il pacchetto completo costa 30 euro.
Il tempo di visita stimato per esplorare con calma e apprezzare ogni dettaglio è di circa due o tre ore. Non dimenticare di fare una pausa al Café Majorelle dove si possono assaggiare piatti preparati con prodotti freschi locali e gustare bevande fresche e succhi di frutta di stagione, nonché una varietà di tè, tra cui un tradizionale tè alla menta marocchino infuso con foglie di assenzio.