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Oggi vi raccontiamo il nostro percorso in Ventura Lambrate, l’unica vera fucina di giovani creativi e piccoli artigiani, che cercano di realizzare i propri sogni. A nostro avviso è la zona del Fuorisalone più cool del design presente in città, durante la Milano Design Week. Tra cacciatori di teste e semplici curiosi passeggiamo tra officine e opifici, trasformati per l’occasione in showroom freschi e dinamici, che durante la settimana raccontano storie e culture di diverse zone ed aree del mondo.
Diverse le università presenti nel distretto Ventura Lambrate 2017, tra cui Spagna, Danimarca, Svezia, Olanda, Grecia e Repubblica Ceca, tutte caratterizzate da vivaci delegazioni di studenti, che mostrano prodotti e progetti dalle mille forme e dai generi più eccentrici che mai. Il fil-rouge che unisce tutte queste idee è la ricerca dai materiali e la voglia di reinterpretare la materia, a seconda degli usi e delle tradizioni culturali di provenienza, che segnano le basi culturali e professionali di ogni singolo creativo.
Uno dei primi progetti che catturano la nostra attenzione sono le creazioni in cuoio “pinzettato” di Jule Waibel e il percorso di ricerca dell’università Catalana ELISAVA, dove carta e cartone si trasformano in diffusori musicali. Molto interessante anche il lavoro di BALUME, che piega con vapore e “amore” fogli di legno per creare giocose lampade da parete o da tavolo. Anche il metallo con finiture colorate e trattamenti soft touch raccontano di oggetti che sono lampade e complementi allo stesso momento, opere e ricerca dell’università di Design Valenciana.
Degno di nota è il nuovo progetto VINIAMO, frutto di una startup italiana, che si presenta sul mercato con un packaging molto fresco entrando nel mercato del vino con una visione brillante e tecnologica. Si presentano come lo SPOTIFY del vino Made in Italy.
SHELTERSUIT ha toccato il nostro cuore perché è il racconto di un design responsabile, dove una giovane startup danese, ha disegnato e creato un super vestito tecnologico, che diventa un posto caldo in cui passare le gelide notti, pensato per persone senza fissa dimora, che hanno bisogno di aiuto. Sul sito di sheltersuit si può contribuire a far crescere il progetto sociale con una donazione. La ricerca di nuovi materiali si spinge davvero verso orizzonti inesplorati, come nella ricerca di due studi asiatici Oog Design e Amam, che, rispettivamente, hanno creato nuovi materiali ed oggetti partendo dal guscio d’uovo e l’alga rossa utilizzata come una nuova resina.
Magma 04, presentata come pietra liquida dallo studio C37, va invece a riprodurre il basalto mantenendo le stesse caratteristiche fisiche e chimiche ma permettendone l’utilizzo anche in forme difficili da realizzare con la pietra naturale. Nella categoria materiali applicati all’architettura, si può inserire la Wood-Skin che propone pannelli bidimensionale, che, grazie a fresature che vanno a creare un disegno geometrico, si trasformano in superfici tridimensionali; all’effetto decorativo si aggiunge l’isolamento acustico con un prodotto derivato dal recupero di bottiglie di plastica. Interessanti sono anche i separè, sempre con un lato rivestito da isolante, che vanno a migliorare acusticamente ambienti aperti tipo co-working.
Da studenti passando per artigiani e piccoli produttori, ci imbattiamo in un gigante che ha cambiato completamente la percezione del mobile e della casa in generale: Ikea. L’esposizione segue lo schema dei suoi negozi nel mondo con un percorso ben preciso e tante stanze allestite in vari stili e modi; le stanze, però, per l’occasione sono allestite da designer che le interpretano per un “enfant terrible” o per una giovane in ricerca di armonia o per un’artista: Insomma vengono ricreati con i prodotti Ikea – nuovi o cavalli di battaglia – ambienti non usuali, cercando così di sdoganare il prodotto dall’immagine commerciale che abbiamo, e devo dire che ci riescono benissimo. La Milano Design Week 2017 continua, alla prossima puntata!