Il lavello della cucina è uno dei luoghi maggiormente sporchi della casa. Qui si annidano germi e batteri, per cui la pulizia è fondamentale.
La pulizia della casa è di fondamentale importanza per svariati motivi. Ci sono oggetti e posti che vanno anche attenzionati maggiormente rispetto ad altri e uno di questi è proprio il lavello della cucina. Qui, infatti, lo sporco si può annidare più facilmente.
In questo piccolo punto della casa, i residui di cibo – che provengono, ovviamente, dalle stoviglie usate – i detersivi, la spugnetta, ma anche terriccio e pesticidi eventuali di frutta e verdura lavate concorrono a non garantire quella igiene che dovrebbe esserci creando una sorta di biofilm sulla sua superficie. Scopriamo, quindi, come pulire il lavello della cucina, che può essere un rischio per la salute.
Come pulire il lavello della cucina
Germi e batteri possono proliferare indisturbati sulla superficie del lavello della cucina, se questo non si pulisce bene e regolarmente. Basti pensare che potrebbero annidarsi facilmente salmonella, E. Coli e listeria, soltanto per citarne alcuni che hanno a che fare con uova, carne e pesce.
Sporcizia e residui di cibo possono anche – con il tempo – bloccare le tubature, ostacolando il passaggio dell’acqua e creando cattivi odori. La prima cosa da fare è, quindi, quella di pulire il lavello dopo ogni utilizzo: una volta lavati i piatti o aver maneggiato carne, pesce o uova non dimentichiamo di pulire le superfici della cucina e, quindi, anche il lavello utilizzando dei prodotti disinfettanti.
Per la pulizia, inoltre, il bicarbonato di sodio risulta particolarmente efficace contro i cattivi odori: non pulisce e non disinfetta, infatti, ma per gli odori è un ottimo alleato. Basta versare una tazza di bicarbonato nel lavandino con due bicchieri di acqua molto calda.
Da non dimenticare, inoltre, è la pulizia della finestrella di areazione del lavello, che è direttamente collegata allo scarico. In questo punto, infatti, si annidano maggiormente residui di cibo e sporco. È bene pulirla regolarmente, immergendola in acqua calda e acido citrico per mezz’ora circa; una volta fatto, risciacqua sotto l’acqua e rimettila pure al suo posto.
Infine, evita di versare grassi e oli nei tubi che si annidano nelle tubature provocando cattivi odori – si tratta anche di un’azione non ecologica – e usa un filtro per lo scarico, così che i residui di cibo non finiscano direttamente nelle tubature e possano essere gettati direttamente nella spazzatura. Un ultimo consiglio è quello di fare una manutenzione periodica, con l’aiuto di un professionista, dei tubi di scarico.
