I capelli al vento, più semplicemente fuori dal velo, sono diventati il simbolo della lotta per la libertà delle donne in Iran. E l’architetto e designer Tim Fu ha creato una scultura (per ora il monumento è solo digitale, fatto con l’AI) in onore del coraggio e della tenacia delle donne. Donne di ogni età che manifestano nonostante la repressione sanguinosa da parte della polizia del regime.
La scultura di Tim Fu in onore delle donne in Iran
Si chiama ”Flowing Free” la scultura che Tim Fu ha realizzato pensando di piazzarla in mezzo alla piazza principale di Teheran, capitale dell’Iran. Quando, in un futuro sperato, nel Paese ci sarà una ”democrazia post-musulmana”.
Proprio per celebrare la femminilità delle donne iraniane e la forza che le unisce nella lotta contro la repressione, l’architetto Tim Fu ha immaginato questa scultura per la piazza di Teheran del futuro. E l’augurio che Labodif ha postato sulle sue pagine di Facebook è: ”Che possano passarci accanto le giovani donne che racconteranno, alle bambine che verranno, di come, con il loro coraggio, sconfissero il regime islamico nel 2022”.
Un simbolo di riscatto per le donne in Iran (e non solo)
L’opera è molto simbolica. Da settimane in Iran assistiamo alla brutale repressione delle manifestazioni di donne (e uomini che sono solidali con loro) che considerano giusto lottare per la propria libertà.
Da settimane, dopo la morte di Masha Amini, uccisa a 22 anni dalla polizia morale iraniana per aver indossato ”in modo improprio” il velo che doveva coprirle i capelli, nel mondo tante donne hanno deciso di tagliarsi una ciocca per manifestare solidarietà alle donne iraniane. Per ribadire il diritto di ciascuno di camminare con i capelli al vento.
Gli stessi capelli al vento che ci auguriamo di vedere di nuovo e presto in una nuova foto della nostra Alessia Piperno, la viaggiatrice e blogger italiana arrestata in Iran senza un apparente motivo.
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