Bonus Infissi 2024: scopriamo insieme come sfruttare l’Ecobonus ed il Bonus Casa per cambiare le porte e finestre della nostra abitazione (oppure ufficio).
Per l’intero anno in corso, dunque fino al prossimo 31 Dicembre, è possibile ottenere le agevolazioni economiche riservate dall’Ecobonus e dal Bonus casa – conosciuto anche come Bonus ristrutturazione – per cambiare le porte e le finestre della propria abitazione o azienda e migliorarne quindi l’efficienza energetica beneficiando di una detrazione con aliquota fissata al 50%.
Rispetto all’anno scorso, la detrazione d’imposta è diminuita del 25%: il Bonus barriere architettoniche, infatti, con detrazione al 75%, includeva tra gli interventi agevolabili anche la sostituzione degli infissi, che invece è stata esclusa dalla manovra di Bilancio 2024. Tuttavia, seppur con aliquote leggermente inferiori, permangono i supporti economici dell’Ecobonus e del Bonus casa.
In cosa consistono? Ebbene, l’Ecobonus consente una detrazione dell’Irpef – nel caso di persone fisiche – o dall’Ires – nel caso delle aziende – dilazionata a 10 anni con un limite massimo del valore di 60.000 Euro per unità immobiliare, dunque per una spesa massima pari al valore di 120.000 Euro. Il Bonus casa, invece, vincola il beneficio ottenibile per la sostituzione degli infissi ad altri interventi di restauro edilizio dell’immobile. Entriamo più nel dettaglio.
Nel caso dell’Ecobonus, i requisiti da soddisfare per ottenere l’agevolazione di sostegno per la sostituzione degli infissi prevedono innanzitutto che l’intervento sia appunto di sostituzione, non invece di nuova o prima installazione; inoltre, in base alle aree climatiche ove l’edificio si trova ubicato, gli infissi devono rispettare specifici valori di trasmittanza termica relativamente alle dispersioni; infine, il nuovo infisso deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno oppure verso un vano non riscaldato (in altre parole: non sono incluse porte tra due stanze di casa entrambe riscaldate, come ad esempio tra la cucina ed il soggiorno).
Il Bonus casa, invece, è riservato alle persone fisiche e dunque consente soltanto la detrazione Irpef. Come dicevamo, gli infissi devono rientrare in un progetto più ampio di riqualificazione dell’immobile e gli interventi devono essere stati svolti nel periodo compreso tra il 26 Giugno 2012 ed il 31 Dicembre 2024, per un tetto di spesa massimo pari a 96.000 Euro.
Tra le attività di riqualificazione ammesse, rientrano la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia, il restauro ed il risanamento di tipo conservativo. Sia nel caso dell’Ecobonus sia nel caso del Bonus casa occorre liquidare le spese sostenute attraverso bonifico bancario oppure postale di tipo parlante e conservare ogni ricevuta e fattura.