Se ti piacerebbe avere le finestre in legno, prima di acquistarle ed installarle pensaci bene: ecco cosa devi sapere
Per quanto fino a una ventina di anni fa il legno fosse il materiale che andava per la maggiore, soprattutto per quanto riguardava l’arredamento interno delle abitazioni, oggi invece c’è una più vasta disponibilità di scelta. La modernità, infatti, impone materiali come il marmo, la ceramica o l’acciaio e colorazioni più varie, dalle tonalità neutre del bianco e del grigio fino alle più accese del rosso o del giallo.
Per quanto riguarda gli infissi, però, ci sono ancora molte persone che li adorano in legno, classici e tradizionali: se anche voi avete questo desiderio, c’è qualcosa che dovete attentamente considerare prima di acquistarli ed installarli.
Infissi e finestre in legno: valutate bene questi fattori
Fino a fine anno sono disponibili molti incentivi fiscali per il cambiamento degli infissi, per cui si prevede che saranno molte le famiglie che proveranno ad approfittarne per dare una sferzata di novità alla casa. I bonus disponibili sono quello ristrutturazione al 50%, l’ecobonus al 50% e il superbonus al 90%: ce n’è davvero per tutte le esigenze e non approfittarne sarebbe un peccato.
Se anche voi state pensando al legno per le vostre finestre, dovete innanzitutto sapere che, sebbene richiedano più manutenzione di quelle in PVC, in realtà ne richiedono molto meno rispetto agli infissi in legno del passato: oggi sono molto performanti anche dal punto di vista della resistenza e, per una riverniciatura, si possono aspettare anche 10 anni.
Dovete però pensare molto bene al tipo di legno che desiderate: quelli morbidi forniscono più isolamento termico, ma quelli duri più stabilità. Inoltre, un’altra considerazione da fare riguarda il peso: se già in passato queste finestre erano piuttosto pesanti, oggi, con i nuovi parametri di isolamento termo-acustico, sono ancora più pesanti. A livello economico, quello che più influisce sul costo finale è la tipologia del legno, la vetrocamera utilizzata, la ferramenta (che può essere a vista o nascosta) e la tipologia di apertura.
Oltre a tutto ciò, poi, bisogna includere anche i costi accessori come la manodopera, lo smaltimento del vecchio, i cassonetti, le tapparelle e gli eventuali controtelai. In generale, però, i più costosi sono quelli in legno-alluminio, a causa del rivestimento esterno: uno a battente e vasistas, ad esempio, costa circa 950 euro al metro quadro, mentre uno solo in legno si ferma ai 800 euro.