Arriva un Bonus riscaldamento di 2.000 euro, vediamo quali sono le famiglie italiane che possono richiedere subito l’aiuto.
La misura non sarà attiva a lungo, la richiesta di Bonus dovrà essere inoltrata il prima possibile o si perderanno fino a 2.000 euro di vantaggi. Prima che il freddo arrivi è bene pensare a come riscaldare casa risparmiando.
L’impianto di riscaldamento che avete in casa incide sia a livello economico che ambientale. Una vecchia caldaia a gas influirà negativamente sui consumi e dunque sull’importo in bolletta. In più è inquinante producendo una quantità di polveri sottili significativa. Riuscendo a scegliere un altro metodo per riscaldare in casa ne gioverà il portafoglio ma anche il Pianeta.
Tra le alternative alla caldaia tradizionale citiamo la stufa a pellet, le caldaie a biomassa, la pompa di calore, il riscaldamento elettrico a pavimento e la caldaia ionica. Ognuna di queste soluzioni prevede un investimento iniziale più o meno oneroso ma il vantaggio economico a lungo termine sarà significativo così come la tutela dell’ambiente. Per sostenere i cittadini nella spesa iniziale il Governo ha attivato dei Bonus, alcuni dei quali scadranno a breve. Vediamo, dunque, come riuscire a recuperare fino a 2 mila euro.
Il Bonus è dedicato ai cittadini che vogliono sostituire una vecchia stufa a legna o il camino con un impianto di riscaldamento più efficiente oppure una vecchia caldaia con un’alternativa meno inquinante. In realtà c’è più di una misura da valutare, l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazione in base al cambiamento che si vuole apportare in casa e all’efficientamento energetico.
Le detrazioni del 65% e del 50% con recupero della somma spettante in dieci anni saranno valide fino al 31 dicembre 2024. Non sappiamo, ad oggi, quale sarà il destino delle misure. Il Bonus ristrutturazione dovrebbe cambiare aliquota – 36% nel 2025 – e tetto di spesa massimo – da 96 mila a 48 mila euro – ma la Legge di Bilancio 2025 potrebbe introdurre altre modifiche o sospendere completamente questo Bonus così come gli altri Bonus edili a favore di una nuova agevolazione pensata per evitare che “i soldi vengano buttati dalla finestra”, come ha detto la Premier Meloni.
Il 31 dicembre 2024, poi, scadrà anche l’agevolazione con detrazione del 50% prevista dalla Provincia autonoma di Trento e richiedibile solo dai cittadini residenti in Alto Adige. Prevede l’erogazione del contributo fino a 2 mila euro per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa come stufe, caldaie a legna e caminetti. Tale Bonus è cumulabile con il Conto Termico e l’Ecobonus.