Facebook ha cambiato il nostro modo di pensare le relazioni sociali ma quali sono gli effetti che ha sul nostro benessere psico-fisico?
Da quando Facebook è nato, nel lontano 2004, miliardi di persone hanno visto cambiare il loro modo di comunicare. Gli amici sono diventati ‘virtuali’ e ognuno ha trovato un proprio spazio di condivisione per esprimere pensieri e concetti che prima rimanevano relegati in soffitta. Basta pubblicare un post, una storia o un reel e sperare che essa diventi virali.
Siamo costantemente alla ricerca di approvazione, di un like, e di nuovi amici. Amiamo condividere pezzi della nostra vita che prima rimanevano privati e postarli sul nostro profilo. Dopo Facebook, vero capostipite dei social network, abbiamo imparato a utilizzare Instagram e Tik Tok. Tutte piattaforme che ci consentono di raggiungere miliardi di persone nel mondo.
Alcune ricerche del passato hanno dimostrato come l’uso massiccio dei social media possa danneggiare la sfera emotiva degli utenti (soprattutto di giovanissimi). Si creano modelli di bellezza, perfezione e felicità che sono irreali. Non sempre quello che vediamo è la verità e l’uso massiccio di filtri non aiuta. Un uso “passivo” di Facebook può contribuire infatti a sensazioni di solitudine e isolamento, sollecitare il confronto tra sé e gli altri e in generale farci sentire peggio di prima.
Ma qual è l’impatto che ha avuto questo social network sulla nostra salute mentale? A scoprire che forse sono di più gli effetti positivi di quelli negativi è stato un maxi studio scientifico indipendente dell’Oxford Internet Institut. La ricerca ha indagato su quali fossero gli effetti dell’uso costante di Facebook nelle persone e ha dimostrato che ha effetti positivi soprattutto nei maschi e nei giovani.
Per questo studio, sono stati analizzati quasi un milione di persone suddivise in 72 Paesi diversi e su un arco temporale di ben 12 anni (dal 2008 al 2019, quindi anche in pieno Covid-19). La ricerca, guidata dai professori Andrew Przybylski e Matti Vuorre e pubblicata dalla Royal Society, ha analizzato i dati sull’utilizzo individuale effettivo del social network. A sorpresa non è stato trovato nessun effetto negativo, anzi.
Come spiegano gli autori: “Sebbene le segnalazioni di esiti psicologici negativi associati ai social media siano comuni negli scritti accademici e popolari, le prove dei danni sono, a conti fatti, più speculative che conclusive. Non vuol dire che questa sia la prova che Facebook è positivo per il benessere degli utenti. Piuttosto il senso è che i migliori dati globali non supportano l’idea che l’espansione dei social media abbia un’associazione globale negativa con il benessere all’interno delle varie nazioni e gruppi demografici“.